Da oggi in piazza Vittorio Emanuele III a Summa Vesuviana (Napoli) campeggia la lapide marmorea dedicata a Fausto Coppi e a Giuseppe D’Avino, il falegname sommese che nel 1945 donò la bicicletta al grande campione rispondendo all’appello lanciato da Gino Palumbo, allora giovane cronista che sarebbe diventato direttore della Gazzetta dello Sport, dalle colonne del giornale La Voce “Date una bicicletta a Fausto Coppi”. D’Avino, falegname e ciclista, donò una Legnano verde da corsa. Il ciclista già campione e l’artigiano con la passione per le due ruote quindi si conobbero e divennero amici.
Il legame terminò solo per la morte prematura di Coppi, colpito da malaria, il 2 gennaio del 1960. La lapide è scoperta nel giorno in cui il Comune vesuviano è attraversato dal passaggio del Giro d’Italia nell’ambito della sesta tappa Napoli-Napoli. Alla cerimonia, introdotta dalle autorità locali, presenti i figli dell’artigiano Angelo, Nicola e Franco; Sergio Vallenzona, sindaco di Castellania Coppi, comune dell’Alessandrino che ha dato i natali al ciclista; il campione olimpionico di ciclismo Angelo Damiano, Medaglia d’Oro a Tokyo 1964.
“La nostra presenza, oggi, qui a Somma Vesuviana – le parole di Vallenzona – è una doverosa restituzione all’affetto e al calore che Fausto, durante i suoi mesi di prigionia, ricevette da queste comunità, da Caserta, a Somma Vesuviana al quartiere del Casamale”. “Oggi è stata scritta una bella pagina per il ciclismo. Un territorio accogliente – ha affermato Damiano – ed oggi ho voluto portare una mia testimonianza. Ho sempre voglia di pedalare, anche a 59 anni dalla Medaglia d’Oro. In questo modo visitiamo anche la nostra Italia”. “Il rapporto tra sport e cultura è fondamentale perchè l’unione di questi due elementi dà la possibilità ad un popolo di crescere e a una città di migliorarsi”.
Così il sindaco di Somma Vesuviana Salvatore Di Sarno che ha ricordato l’impegno suo e della sua giunta affinchè il comune “ridiventi un polo attrattivo attraverso il turismo, lo sport e i grandi eventi che permettono di dare visibilità alle nostre bellezze come il Santuario di Santa Maria delle Grazie, il Castello di Lucrezia D’Alagno, il Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo, la Villa Augustea”.