Il dibattito sulla settimana lavorativa corta sta tornando alla ribalta in Europa e in Italia. L’idea di lavorare meno ore ma tutti, con lo stesso stipendio, è stata proposta per la prima volta negli anni Sessanta e sembra essere ancora attuale. In Italia solo due gruppi (Intesa e Lavazza) stanno sperimentando questa soluzione, nata anche dalla necessità di riorganizzare il lavoro durante la pandemia. In Europa, l’Italia è tra i paesi con il maggior numero di ore lavorate alla settimana, superata solo da Irlanda e Portogallo. In Francia, il dato è del 10,2%, mentre in Grecia raggiunge il 12,6%. In Romania il dato precipita al 2,2%, in Bulgaria allo 0,7%.

Il dibattito sulla settimana lavorativa di quattro giorni è forte tra i sindacati italiani e le opposizioni. Il governo sembra essersi aperto all’idea, anche se il recente dibattito si è concentrato maggiormente sul taglio del cuneo fiscale nel decreto lavoro. I sindacati vedono la settimana di quattro giorni come una priorità, ma il leader della CGIL, Maurizio Landini, ha replicato che sono solo chiacchiere. Anche gli industriali stanno riflettendo sulla possibile novità e sono disposti a sedersi e ragionare sulla questione.