In Italia, le pensioni rappresentano una componente essenziale del sostegno economico per molti anziani. Questi trattamenti economici sono erogati a seguito del lavoro svolto durante la vita attiva e garantiscono un reddito stabile e costante per le persone anziane. Tuttavia, il sistema previdenziale italiano non è esente da problemi. Tra questi, il ritardo nei pagamenti rappresenta una delle maggiori criticità. Molti pensionati infatti si trovano a dover attendere settimane, se non mesi, per ricevere la loro pensione. Questo è dovuto in parte alla complessità del sistema burocratico che ne gestisce l’erogazione, ma anche alla mancanza di risorse finanziarie.
L’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, è l’ente previdenziale più grande in Italia e si occupa dell’erogazione delle pensioni per milioni di persone. Tuttavia, l’ente ha avuto diverse criticità nel recente passato, tra cui ritardi e sospensioni illecite che hanno impedito o interrotto la consegna tempestiva dei trattamenti. Questi problemi hanno causato morosità e conguagli che hanno influito sulla situazione finanziaria dei pensionati.
Nel tentativo di risolvere questi problemi, l’INPS si è impegnato a saldare i propri debiti nei confronti degli utenti con esito positivo del controllo nell’arco temporale compreso tra aprile e maggio. Inoltre, l’ente ha annunciato l’aumento delle pensioni minime, comprese quelle per le persone di età superiore ai 75 anni, a 600 euro fino alla fine dell’anno.
Tuttavia, non tutti i pensionati hanno diritto alla pensione minima. Molti, soprattutto quelli che hanno lavorato in modo precario o che hanno interrotto la loro carriera lavorativa per periodi prolungati, ricevono importi molto bassi.
Inoltre, molti pensionati potrebbero beneficiare di ulteriori opportunità di sconto, come l’esenzione dal pagamento del canone Rai. Questa possibilità riguarda gli over 75 che non hanno un reddito superiore a 8mila euro e che non possiedono alcun apparecchio televisivo. Compilando una dichiarazione sostitutiva, questi pensionati possono evitare l’addebito dei 90 euro annuali sulla bolletta della luce.