Il governo Meloni ha introdotto importanti modifiche ai voucher lavoro, i buoni utilizzati per pagare prestazioni occasionali al di fuori di un normale contratto di lavoro. La soglia massima per l’utilizzo dei voucher è innalzata da 10mila a 15mila euro annui tramite il decreto Lavoro. Tuttavia, questa novità si applica solo a determinati settori e la procedura per richiederli non è ancora attiva. L’Inps, l’Istituto nazionale della previdenza sociale, sta preparando una circolare attuativa che verrà pubblicata nei prossimi giorni, così come già avvenuto a gennaio dopo l’ultima legge di Bilancio. Queste forme di pagamento, noti come buoni lavoro o voucher, sono utilizzate dai datori di lavoro per retribuire prestazioni occasionali, saltuarie e non continuative.
I nuovi voucher sono reintrodotti dal governo Meloni attraverso la legge di Bilancio 2023. Tuttavia, la loro validità è limitata a determinati settori, tra cui agricoltura, alberghi, bar e ristoranti, servizi alla persona (come baby sitting e ripetizioni private con il cosiddetto Libretto Famiglia), lavoro domestico, discoteche, sale da ballo e night-club.
Nel caso di agricoltura, la soglia massima per l’utilizzo dei voucher per ciascun erogatore è di 10mila euro e non possono superare le 45 giornate effettive di lavoro per il lavoratore. Negli altri settori interessati, l’utilizzo dei voucher non influisce sullo status di disoccupato o inoccupato.
Coloro che possono utilizzare i voucher per il pagamento delle prestazioni sono professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni, altri enti di natura privata e alcune amministrazioni pubbliche elencate nel decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Le modifiche apportate ai voucher lavoro offrono una maggiore flessibilità per il pagamento delle prestazioni occasionali in determinati settori. Resta importante tenere d’occhio l’emanazione della circolare attuativa da parte dell’Inps per conoscere i dettagli e le procedure specifiche per l’utilizzo dei nuovi voucher.