La Pasquetta, ovvero il Lunedì dell’Angelo, è una festività nazionale riconosciuta dal nostro ordinamento. Per i lavoratori che svolgono un’attività lavorativa in questo giorno, è previsto un bonus in busta paga, che varia a seconda del settore d’impiego e del Ccnl di riferimento. Per coloro che non lavorano, invece, sono previste le normali tutele che contrassegnano i giorni festivi. Ciò significa che hanno diritto ad un pieno stipendio, come se si trattasse di un giorno lavorato, o, se previsto dal Ccnl, al riposo compensativo se si tratta di una festività non goduta.
È importante sottolineare che la Pasqua non è considerata una festività nazionale, e quindi non sono previste le tutele solitamente riconosciute per i giorni di festa. Le tutele previste riguardano esclusivamente la giornata del Lunedì dell’Angelo, ovvero il 10 aprile 2023.
Per quanto riguarda i lavoratori che svolgono un’attività lavorativa in questo giorno, il bonus di Pasquetta scatta a prescindere dal fatto che si tratti di un giorno festivo goduto o meno. Se si lavora, infatti, spetta un vero e proprio bonus festività, che varia in base al Ccnl di riferimento.
Per i dipendenti che godono di una festività, invece, non ci saranno conseguenze sullo stipendio, poiché la retribuzione percepita durante i giorni di festa è considerata come la normale retribuzione giornaliera e non inficia lo stipendio.
Nel caso di festività non godute perché coincidenti con il riposo settimanale, si deve tener conto di quanto previsto dal contratto collettivo di categoria, per il quale, nella maggior parte dei casi, viene riconosciuto un permesso retribuito che si aggiunge a quelli già maturati da poter sfruttare in caso di necessità.





