Nella prima mattinata di oggi i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Viareggio, in provincia di Lucca, supportati da militari del Comando Provinciale di Napoli, di Caserta e di Milano, hanno tratto in arresto 4 persone, tre uomini ed una donna, in quanto destinatari di una misura cautelare restrittiva richiesta dalla Procura della Repubblica ed emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lucca. I quattro soggetti sono indagati a vario titolo per la rapina di un prezioso orologio compiuta a Viareggio il 18 aprile dello scorso anno ai danni del noto pilota automobilistico Charles Leclerc.

Le indagini

L’indagine condotta dai militari dall’Arma di Viareggio, protrattasi per diversi mesi, ha consentito di ipotizzare la riconducibilità ai soggetti destinatari del provvedimento cautelare tanto l’ideazione che l’esecuzione materiale dell’episodio in questione, consistito nella sottrazione di un orologio realizzato da una prestigiosa azienda svizzera ed il cui valore stimato risulta essere assai ingente. L’attività investigativa dei Carabinieri di Viareggio, svolta mediante attività tecniche, l’acquisizione di numerosissime immagini di videosorveglianza – sia pubblica che privata – e l’escussione di vari testimoni con contestuali individuazioni fotografiche, ha consentito di ipotizzare la riconducibilità della condotta – oltre ai due autori materiali della rapina, che utilizzavano uno scooter di grossa cilindrata, intestato ad un prestanome – anche da altri due soggetti che avevano concorso nel reato e segnatamente un uomo di 39 anni ed una donna di 29 anni, che viaggiavano a bordo di un suv locato presso un autonoleggio di Napoli.

In particolare, la coppia a bordo dell’auto si ipotizza abbia fornito supporto ai complici che viaggiavano sullo scooter occupandosi dapprima del pedinamento della vittima, avvenuto da Forte dei Marmi fino a Viareggio, e poi agevolandone la fuga impedendo alla parte offesa – con varie manovre – di inseguire i presunti complici negli istanti successivi alla consumazione del reato. I soggetti attinti dalla misura, già gravati da specifici precedenti, ripartivano subito dopo la rapina alla volta di Napoli.