Il giornalista sportivo Enrico Varriale coinvolto in una seconda indagine, nella quale emerge un ulteriore dettaglio inquietante. Secondo quanto emerso, Varriale avrebbe minacciato una donna con cui aveva una relazione, utilizzando telefoni della Rai per tentare di nascondere la sua identità. Questa vicenda è emersa mentre mancano circa due settimane all’udienza del primo procedimento che vede Varriale accusato di aver aggredito e molestato la sua ex compagna. Questi nuovi sviluppi rendono la situazione ancora più preoccupante e potrebbero avere conseguenze molto serie per il giornalista.
La vicenda delle minacce di morte dai telefoni della Rai, se confermata, costituisce un reato molto grave. Inoltre, il fatto che Varriale abbia cercato di nascondere la sua identità utilizzando telefoni della televisione pubblica rende la situazione ancora più complessa e delicata.
Questa vicenda deve essere affrontata con la massima serietà e determinazione da parte delle autorità competenti, al fine di garantire la giustizia per le vittime e prevenire situazioni simili in futuro. La Rai, in particolare, deve fare il possibile per garantire la sicurezza e la privacy dei propri dipendenti e dei propri mezzi di comunicazione, evitando che questi siano utilizzati per scopi illeciti o pericolosi.





