Il governo italiano ha approvato un decreto legge che prevede l’allargamento della cosiddetta “rottamazione fiscale”, ovvero un pacchetto di misure che permette di regolarizzare la propria posizione fiscale in maniera agevolata. In particolare, il decreto prevede alcune novità che riguardano gli avvisi di accertamento, i quali rientreranno nella definizione agevolata se non sono impugnati entro il primo gennaio di quest’anno, ma sono ancora impugnabili e non definitivi. Inoltre, per gli avvisi definiti con la modalità dell’acquiescenza nel periodo che arriva al 15 febbraio, è possibile rideterminare in modo più favorevole gli importi ancora dovuti a titolo di sanzione.
Il campo di applicazione della definizione delle controversie davanti alla giustizia tributaria che hanno come oggetto atti impositivi, in cui è parte l’Agenzia delle Entrate, è ampliato e si estende alle controversie pendenti fino al 31 gennaio. Per aderire ci sono trenta giorni di tempo. In pratica è allargata a questi casi la cosiddetta “rottamazione degli avvisi”.
Lo slittamento dei tempi per pagare riguarda la regolarizzazione delle violazioni formali e il cosiddetto ravvedimento speciale (quello che permette al contribuente di rimuovere altri tipi di violazioni sulle dichiarazioni validamente presentate). Nel primo caso la nuova scadenza per pagare (200 euro per ciascun anno di imposta interessato) è spostata al 31 ottobre, mentre nel secondo caso si va al 30 settembre e di conseguenza è ridefinito il calendario delle rate successive alla prima, che inizierà il 31 ottobre di quest’anno per concludersi il 20 dicembre 2024.