L’Ente nazionale della previdenza sociale (INPS) è l’ente responsabile del pagamento delle prestazioni economiche assistenziali, tra cui l’indennità di accompagnamento per la non autosufficienza della persona disabile. In generale, il pagamento dell’indennità di accompagnamento arriva il primo giorno bancabile del mese di aprile 2023. L’INPS rilascerà il pagamento in contanti il 1° aprile 2023 per coloro che scelgono il ritiro in contanti, mentre chi ha predisposto l’accredito sul proprio conto bancario dovrà aspettare almeno fino al 3 aprile per ricevere l’importo.
Le date del calendario INPS per il ritiro dell’indennità di accompagnamento presso gli uffici di Poste italiane dipendono dal cognome del beneficiario. Ad esempio, sabato 1° aprile saranno chiamati a ritirare gli importi i beneficiari con i cognomi dalla lettera A alla B, mentre lunedì 3 aprile saranno chiamati quelli dalla lettera C alla E, e così via.
L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica rilasciata dall’INPS previa autorizzazione della Commissione media ASL – INPS. A beneficiare del trattamento economico sono gli invalidi totali non autosufficienti e impossibilitati a deambulare senza l’assistenza continua di un accompagnatore.
Il trattamento non è reversibile e cessa con la morte dell’intestatario. L’INPS eroga il beneficio indipendentemente dall’età anagrafica o dalla presenza del reddito personale, ma se il reddito certificato ISEE supera i 17.920 euro annui, si perde la pensione e si riceve solo l’indennità di accompagnamento.
Sono esclusi dall’erogazione dell’assegno di accompagnamento le persone invalide che si trovano in una situazione di ricovero gratuito in un istituto per un lasso di tempo superiore a 30 giorni, o che percepiscono altre forme di sussidi correlati all’invalidità.
Per il 2023, l’indennità di accompagnamento è aumentata del 7,3%. L’importo mensile dell’assegno è di 527,16 euro, per un totale annuo di 6.325,92 euro, e non è prevista una tredicesima mensilità. L’assegno di accompagnamento non può essere portato in cumulo con altre tipologie di trattamenti aventi la stessa natura, come ad esempio invalidità di lavoro, indennità di frequenza.