L’aumento delle pensioni minime in Italia rimane un tema di grande interesse per i pensionati, in quanto questi trattamenti rappresentano una importante fonte di sostentamento per molte persone anziane. Tuttavia, le notizie sul fronte degli aumenti non sono confortanti, poiché il pagamento dell’incremento previsto per le pensioni minime di aprile 2023 è stato rimandato al mese di maggio. Il ritardo sarebbe dovuto a problemi tecnici legati all’aggiornamento dei trattamenti previdenziali, il che ha creato una situazione di profondo disagio per molti pensionati. Molti di loro si aspettavano di ricevere un aumento sul trattamento economico minimo, ma non ci sono state variazioni in aumento nel cedolino del mese di aprile.
In particolare, le pensioni minime non hanno beneficiato dell’applicazione della perequazione, che aveva fatto sperare in un possibile incremento. Tuttavia, sono confermati i mini bonus per le altre categorie di pensionati, tra cui coloro che hanno raggiunto i 75 anni di età e coloro che superano questa soglia anagrafica. Questi mini bonus corrispondono a un aumento del 1,5% e del 6,4% sulle pensioni minime, portando il valore da 572 a 597 euro mensili.
Il pagamento delle pensioni minime avviene seguendo le disposizioni operative fissate dall’ufficio postale di appartenenza e il cedolino del mese di aprile sarà oggetto di trattenute per le addizionali regionali e comunali 2022. Tuttavia, tali trattenute non saranno applicate sulle prestazioni economiche assistenziali, come l’invalidità civile, le pensioni sociali e le prestazioni non assoggettate a tassazione.