E’ coetaneo della vittima, figlio di un camorrista assassinato in un agguato, il giovane che la notte tra domenica e lunedì scorsi, a Napoli, ha ucciso, per futili motivi, Francesco Pio Maimone, il 19enne gravemente ferito con un colpo di pistola al petto mentre si trovava nei pressi di un noto chioschetto del lungomare partenopeo, zona che nel weekend diventa meta privilegiata della gioventù napoletana. Inutile la corsa in ospedale dove il ragazzo è giunto già senza vita. Le indagini degli investigatori della Squadra mobile della Questura di Napoli, coordinate dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini e dai sostituti procuratori Claudio Onorati e Antonella Fratello (quest’ultima magistrato in forza alla Direzione distrettuale antimafia), sono state rapidissime.
Al giovane, Francesco Pio Valda, figlio di Ciro, affiliato al clan Cuccaro, ucciso in agguato 23 gennaio 2013, è contestato il reato di omicidio volontario aggravato dalle modalità mafiose. Determinanti, per l’individuazione, i testimoni e la videosorveglianza che in quella zona è capillare. Dopo la tragedia Valda si è reso irreperibile ma è finito rintracciato dalla Squadra mobile e dal commissariato San Giovanni nell’abitazione di alcuni conoscenti, nel quartiere di Ponticelli della città.





