Un nuovo allarme lanciato dai consumatori in merito alla benzina a causa dell’embargo sui prodotti russi che inizierà oggi. Secondo Assoutenti, questa misura “rischia di causare ulteriori aumenti dei prezzi dei carburanti alla pompa con conseguenze sia sui costi dei rifornimenti che sull’inflazione”. In una nota, l’associazione ha sottolineato che da oggi “mancherà un milione di barili al giorno provenienti dalla Russia, costringendo i vari paesi a procurarsi benzina e gasolio da altri paesi come la Cina e gli Usa, con conseguenti costi di trasporto maggiori, senza contare le possibili speculazioni legate alla corsa all’acquisto”.
Secondo uno studio di Assoutenti che confronta i dati del 2012 con quelli del 2022, i prezzi alla pompa “potrebbero quindi raggiungere nuovi record in Italia, considerato che già oggi il gasolio servito sulle autostrade supera di nuovo la soglia di 2,5 euro al litro su diverse tratte. Il business dei carburanti ha fruttato in Italia nel 2022 ben 9,4 miliardi di euro solo a titolo di extra-profitti”.
Le cifre
La quotazione media del petrolio nel secondo semestre del 2012 era di 109,85 dollari al barile, mentre nel secondo semestre del 2022 è scesa a 94,65 dollari. Nello stesso periodo, il tasso di cambio euro/dollaro è passato da una media di 1,32 a una media di 1,04, con conseguente aumento del 9,4% in euro del prezzo di un barile di petrolio.
Nello stesso periodo di tempo, i prezzi medi dei carburanti alla pompa (senza tasse e imposte) sono aumentati del 23,4% per la benzina (da 0,757 a 0,934 euro/litro) e del 38% per il gasolio (da 0,800 a 1,104 euro/litro). Se si considera anche l’inflazione registrata in Italia tra il 2012 e il 2022, l’extra-profitto derivante dalla differenza tra i prezzi del petrolio e quelli dei carburanti è di 0,190 euro/litro per la benzina e di 0,264 euro/litro per il gasolio.
Questo significa che, sulla base dei consumi di carburante registrati in Italia nel 2022, pari a 10.384 miliardi di litri di benzina e 28.526 miliardi di litri di diesel, lo scorso anno grazie all’aumento dei prezzi alla pompa si sono registrati extra-profitti per 9,39 miliardi.





