In Italia, l’Assegno Unico è una prestazione economica a sostegno delle famiglie con figli minori a carico. Quest’anno, la sua erogazione subirà un’importante variazione a partire dal mese di marzo. La novità è che la prestazione sarà più ricca, ma non per tutti. Secondo le informazioni diffuse dall’INPS, chi non ha aggiornato il proprio ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) riceverà solo la quota minima dell’Assegno Unico, che corrisponde a poco più di 50 euro al mese per ogni figlio. Si stima che siano circa 900.000 i richiedenti che non hanno ancora aggiornato il proprio ISEE.
L’Assegno Unico prevede un meccanismo di rivalutazione annuale, che quest’anno è stato applicato a partire da febbraio sulla base dell’inflazione. Inoltre, sono state introdotte maggiorazioni con l’ultima legge di Bilancio, che verranno accreditate per la prima volta questo mese sui conti dei beneficiari.
La buona notizia è che chi non ha ancora aggiornato l’ISEE potrà farlo entro la fine di giugno, senza perdere il diritto agli arretrati. In questo caso, la somma corretta sarà corrisposta a partire dal mese successivo all’invio della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Al contrario, chi aggiornerà l’ISEE dopo il 30 giugno prenderà la somma corretta a partire dal mese successivo all’invio della DSU.