Sparò per uccidere un ragazzo del quale non aveva tollerato uno “sguardo di troppo”. Per questo, Carlo Langellotti dovrà scontare sette anni di carcere. È la sentenza al termine del rito abbreviato emessa a carico del 32enne che il 16 maggio scorso seminò il terrore in una nota pizzeria di Gragnano. La sentenza riduce di un anno la richiesta avanzata dal pm (8 anni). Langellotti sparò 6 colpi di pistola ad altezza uomo, nei confronti di un 24enne di Sorrento che aveva accompagnato un’amica a una visita medica. Dopo gli spari, che colpirono la vittima alla gamba destra, ferendola al piede e alla coscia, Langellotti fuggì per poi consegnarsi dopo qualche settimana al carcere di Salerno confessando di essere il responsabile della sparatoria avvenuta quel giorno.

Si sentiva braccato, perché sapeva di essere individuato e si costituì. All’epoca dei fatti Carlo Langellotti era implicato in un altro processo, quello a carico di Maurizio Apicella e Ciro Di Lauro. I due condannati per l’omicidio di Nicholas ucciso a 17 anni mentre era in compagnia proprio del cugino Carlo Langellotti ferito gravemente durante la notte del 25 maggio del 2020.