Finte residenze fuori regione per risparmiare sulla polizza assicurativa: presi i due coniugi pompeiani che facevano da ponte con i clienti del Vesuviano, sfruttando la loro residenza in Comuni della provincia di Torino. Il gip del tribunale di Ivrea ha disposto per Antonio Mascolo, 52 anni, pompeiano oggi residente a Volpiano (Torino), gli arresti domiciliari e per la moglie Giovanna Schiavone, di 51, l’obbligo di firma in caserma.

L’accusa per i coniugi è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e alla frode assicurativa in concorso. Stessa ipotesi di reato per la quale sono indagati Matteo Cena, 36 anni, residente a Caluso, ex assicuratore, e Marco Salamon, 26 anni, di Viù, che invece era a tutti gli effetti un sub agente per conto di un’agenzia assicurativa di Venaria (quest’ultima all’oscuro dei fatti). Entrambi erano già ai domiciliari, mentre sono state denunciate a piede libero altre quattro persone residenti a Volpiano e Chivasso, che agivano come procacciatori di affari.

In pratica, secondo le ricostruzioni dei carabinieri del nucleo operativo di Chivasso, la truffa sarebbe andata avanti tra il 2013 ed il 2014, coinvolgendo 161 clienti tra i comuni di Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Torre del Greco e Pompei, che risultavano invece essere residenti in comuni del chivassese, del vercellese e del biellese. Dunque, sarebbero ben 161 le truffe ai danni della società assicurativa Allianz spa, finalizzate ad ottenere forti sconti nel pagamento dei premi assicurativi e più veloci risarcimenti in caso di incidenti stradali. E conseguire quindi indebiti guadagni con conseguenti danni patrimoniali per l’Allianz e per l’erario.