Nel 2026 sono previsti nuovi incrementi per gli stipendi, in continuità con gli interventi già entrati in vigore nel biennio precedente. Oltre alle valutazioni politiche, un dato è evidente: le misure applicate dal governo Meloni negli ultimi anni hanno puntato ad accrescere il netto in busta paga dei lavoratori dipendenti.
Quanto vale l’aumento nel 2026
Per un dipendente che percepisce circa 35.000 euro lordi annui (approssimativamente 2.000 euro netti al mese), la somma dei benefici fiscali e contributivi attivati in questi anni può arrivare a superare i 3.700 euro annui.
L’importo resta variabile e dipende dai requisiti personali e dalla scelta del datore di lavoro di applicare o meno alcune misure, come i fringe benefit.
Tra gli strumenti che contribuiscono alla crescita del netto in busta paga troviamo:
riforma dell’IRPEF
taglio del cuneo fiscale
agevolazioni sui compensi accessori
fringe benefit esenti
bonus mamma per lavoratrici con figli a carico
Di seguito il dettaglio delle singole misure.
1) Taglio dell’IRPEF 2024 + 2026
Prima della riforma fiscale, il reddito di 35.000 euro veniva tassato con tre aliquote (23%, 25%, 35%). Con la prima modifica, i primi due scaglioni sono stati uniformati al 23%, generando per questo livello di reddito un risparmio annuo di circa 260 euro.
Dal 2026 è previsto un ulteriore taglio: sui restanti 7.000 euro l’aliquota scenderà al 33%. Il beneficio stimato è di circa 75 euro l’anno.
Totale risparmio IRPEF: circa 335 euro annui.
2) Taglio del cuneo fiscale sulle detrazioni da lavoro
Confermato anche per il 2026 il bonus introdotto nel 2025, che incrementa la detrazione da lavoro dipendente. Per chi percepisce 35.000 euro lordi, il vantaggio stimato è di circa:
625 euro annui (circa 52 euro al mese).
3) Agevolazioni sui compensi accessori
Nel 2026 saranno tassati con aliquota agevolata del 15% (fino a 1.500 euro annui):
lavoro festivo
straordinari notturni
indennità di turno
Nel caso più favorevole, il risparmio fiscale annuo è di circa 110 euro.
4) Fringe benefit esenti
Confermata fino al 2028 la detassazione dei fringe benefit:
1.000 euro annui per lavoratori senza figli a carico
2.000 euro annui per chi ha figli a carico
Il datore di lavoro può erogarli sotto forma di beni o rimborsi (utenze, affitto, mutuo per interessi). Si tratta però di una facoltà aziendale, non di un obbligo.
5) Bonus mamma 2026
Per le lavoratrici con almeno due figli a carico, entro le soglie di reddito previste, l’agevolazione nel 2026 aumenta da 40 a:
60 euro al mese, pari a 720 euro l’anno.
Il beneficio è riconosciuto:
a chi ha due figli, con almeno uno sotto i 10 anni
a chi ha tre figli, con almeno uno minorenne
Non è cumulabile con lo sgravio contributivo fino a 3.000 euro già previsto per altre categorie. Sommando tutti i vantaggi accessibili, il bonus complessivo può superare i 3.700 euro annui. L’importo effettivo varia in base alla situazione familiare, contrattuale e alle scelte del datore di lavoro.





