L’INPS ha confermato il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico e Universale per novembre 2025. La prestazione verrà erogata in due momenti distinti: 20 e 21 novembre 2025 per i nuclei familiari che percepiscono già l’Assegno Unico e non hanno registrato variazioni nell’importo o nell’ISEE. Ultima settimana di novembre per chi ha presentato una nuova domanda o ha comunicato modifiche nella composizione familiare o nella situazione economica. L’Istituto raccomanda agli utenti di verificare la validità della propria richiesta e l’aggiornamento dei dati sul portale, per evitare ritardi o sospensioni dell’accredito.

Quanti sono i beneficiari e quanto spende lo Stato

Nei primi sette mesi del 2025 l’Assegno Unico ha raggiunto oltre 6 milioni di famiglie italiane, con circa 9,8 milioni di figli beneficiari. La spesa complessiva dello Stato ha già superato gli 11,5 miliardi di euro, confermandosi una delle misure più rilevanti del welfare familiare.

A chi spetta l’Assegno Unico

L’Assegno Unico è riconosciuto per ogni figlio a carico:

Fino ai 21 anni, se ricorrono determinati requisiti
(percorso di studi, tirocinio, lavoro con reddito annuo inferiore a 8.000 euro, ricerca attiva di occupazione o servizio civile)

Senza limiti di età in caso di disabilità

Il sostegno spetta anche per i nuovi nati a partire dal settimo mese di gravidanza.

Come viene calcolato l’importo

L’importo riconosciuto dipende principalmente da:

Valore dell’ISEE del nucleo familiare

Numero ed età dei figli

Presenza di situazioni che danno diritto a maggiorazioni

La quota base varia:

Da un massimo di 201 euro al mese per ciascun figlio minore con ISEE basso

A un minimo di 57,5 euro per ISEE elevato o non presentato

Sono previste maggiorazioni in caso di:

Nuclei numerosi (dal terzo figlio in poi)

Genitori giovani (madri under 21)

Quattro o più figli

Entrambi i genitori lavoratori

Figli disabili

Figli sotto un anno

Figli tra 1 e 3 anni nelle famiglie con almeno tre figli e ISEE entro una soglia definita

È inoltre riconosciuta una compensazione per i nuclei che, con l’introduzione della misura, avrebbero percepito un importo inferiore rispetto al precedente sistema.

Cosa devono fare le famiglie

Per ricevere regolarmente il pagamento di novembre è importante:

Controllare che la domanda risulti attiva

Verificare ISEE aggiornato e composizione del nucleo familiare

Assicurarsi della correttezza delle modalità di pagamento comunicate all’INPS.