Sta destando preoccupazione un fenomeno emergente sui social: live streaming in cui presunti sensitivi affermano di comunicare con le anime dei familiari defunti degli utenti collegati. Secondo l’associazione “La battaglia di Andrea”, si tratta di una nuova forma di spettacolo e business che trasforma il lutto in show pubblico e in profitto personale.
Segnalazioni e interventi
L’associazione ha condiviso la vicenda con il deputato Francesco Emilio Borrelli, il quale ha sottolineato la gravità della situazione, garantendo massima disponibilità al monitoraggio e alla tutela delle persone più vulnerabili.
Tecniche di manipolazione emotiva
Negli ultimi giorni, i rappresentanti dell’associazione hanno monitorato diverse di queste live, osservando l’utilizzo di tecniche di manipolazione emotiva, messaggi inventati e presunte comunicazioni dall’aldilà, trasformate in uno sfruttamento economico del lutto.
«Le vittime sono spesso persone fragili, già segnate da sofferenze psicologiche o lutti recenti. Persone che cercano conforto, ma che finiscono nelle mani di chi specula sulle loro emozioni», spiega Asia Maraucci, presidente dell’associazione.
In un caso, si è persino giunti a far affermare all’“anima convocata” che non era morta in un incidente stradale, ma in un presunto omicidio, evidenziando la portata ingannevole e manipolatoria di queste trasmissioni.
Appello e tutela dei più vulnerabili
Maraucci segnala che numerose persone hanno chiesto supporto e tutela per denunciare questi comportamenti, sottolineando l’urgenza di interventi legislativi e di controllo per proteggere i soggetti più esposti a manipolazioni emotive.
L’associazione invita a una maggiore consapevolezza dei rischi legati a queste pratiche online, soprattutto tra chi si trova in stato di vulnerabilità emotiva.





