Una mensa scolastica davvero a chilometro zero. A Caggiano, nel cuore del Cilento, il Comune ha rinnovato anche per quest’anno la sua iniziativa che premia le famiglie che partecipano alla raccolta e alla fornitura di prodotti locali destinati alla mensa dei bambini. In cambio, vengono riconosciuti sconti sulle quote di iscrizione al servizio. Un modello virtuoso, attivo dal 2007, che nel 2025 compie 18 anni di attività e che continua a rappresentare un esempio nazionale di sostenibilità, educazione alimentare e lotta allo spreco.
Come funziona l’iniziativa
Il Comune ha avviato in questi giorni la raccolta dell’olio extravergine di oliva prodotto sul territorio.
Per ogni alunno iscritto alla mensa, il conferimento di 2 litri di olio locale comporta una riduzione della tariffa del servizio.
«L’obiettivo – spiega l’amministrazione comunale – è garantire ai nostri studenti alimenti di altissima qualità, provenienti dal territorio, promuovendo educazione alimentare, rispetto per l’ambiente e riduzione degli sprechi».
Il ringraziamento dell’amministrazione va alle famiglie, ai frantoi e a tutti i produttori che contribuiscono a mantenere vivo questo modello, riconosciuto e premiato a livello nazionale e internazionale.
Pomodori, grano e pane: una mensa che nasce dal territorio
Già a fine agosto il Comune aveva promosso la raccolta dei pomodori locali, trasformati in passata presso un laboratorio autorizzato.
Durante l’anno scolastico, la mensa utilizza inoltre pane e pasta prodotti con grano coltivato in loco, garantendo così una filiera corta e tracciabile.
Il progetto non solo assicura piatti genuini e di stagione, ma rafforza anche il legame tra la scuola e la comunità agricola del territorio, valorizzando le produzioni locali e la cultura rurale del Cilento.
Un modello premiato di sostenibilità
La “mensa a chilometro zero” di Caggiano è considerata un esempio virtuoso di economia circolare applicata alla scuola.
Riduce i trasporti e gli sprechi, sostiene le aziende agricole locali e promuove nei più piccoli una cultura del consumo consapevole.
Un progetto che, anno dopo anno, dimostra come anche nei piccoli comuni si possano costruire modelli di sviluppo sostenibile e di educazione ambientale con un impatto concreto sulla vita quotidiana.





