Un violento incendio scoppiato nel quartiere Gianturco, a Napoli, ha provocato momenti di terrore tra i residenti di via Santa Maria di Costantinopoli alla Mosca. Le fiamme, divampate intorno alle 6 del mattino in un deposito di una ditta cinese, hanno distrutto completamente due appartamenti, costringendo 17 famiglie a lasciare le proprie abitazioni.
L’esplosione della bombola di gas e il vigile ferito
Mentre i vigili del fuoco erano impegnati nelle operazioni di spegnimento, una bombola di gas GPL all’interno del capannone è esplosa, generando una violenta onda d’urto.
Uno dei pompieri è stato investito parzialmente dalla deflagrazione e sbalzato a diversi metri di distanza. Soccorso dai colleghi, è stato trasportato d’urgenza al CTO di Napoli, dove si trova ricoverato in prognosi riservata.
Le fiamme hanno anche messo in pericolo la vita di un anziano disabile di 80 anni, rimasto intrappolato nel fumo denso che ha invaso l’intero edificio. L’uomo è stato tratto in salvo dai soccorritori, ma ha rischiato di morire soffocato.
Indagini in corso: da chiarire le cause dell’incendio
L’origine del rogo non è ancora accertata. Sul posto sono intervenuti polizia e vigili del fuoco, che stanno lavorando per stabilire se si tratti di un incendio doloso o accidentale.
Il deposito, utilizzato come magazzino di stoccaggio di vestiario e materiali plastici, è stato completamente distrutto dalle fiamme.
Le operazioni di spegnimento si sono protratte fino a tarda sera, mentre per la mattinata di oggi è previsto un nuovo sopralluogo tecnico per cercare tracce di acceleranti o residui di carburante.
Nessuno dei residenti, finora ascoltati dagli investigatori, ha riferito di aver notato movimenti sospetti o persone avvicinarsi al deposito nelle ore precedenti l’incendio.
Residenti evacuati e palazzo inagibile
A causa dei danni e del fumo, il palazzo di quattro piani adiacente al deposito è stato dichiarato temporaneamente inagibile. Le 17 famiglie evacuate hanno trovato ospitalità presso parenti e amici, in attesa delle verifiche statiche e della bonifica dei locali.
La paura tra i residenti resta alta. «Abbiamo sentito un boato e poi visto le fiamme salire fino ai balconi», ha raccontato uno degli inquilini. Ora la priorità, spiegano i vigili del fuoco, è mettere in sicurezza l’area e completare le indagini per accertare le cause del disastro.





