Attimi di paura nel carcere romano di Regina Coeli, dove nella giornata di oggi si è verificato il crollo di una porzione del soffitto all’interno di una delle aree dell’istituto. Il cedimento ha riguardato un pezzo di intonaco di circa un metro per un metro, staccatosi dalla cupola della struttura e precipitato al suolo.

Fortunatamente non si registrano feriti tra personale e detenuti, ma alcune zone del penitenziario sono state dichiarate inagibili in attesa di verifiche e lavori di messa in sicurezza.

Intervento immediato delle autorità e dei vigili del fuoco

A rendere nota la notizia è stato il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), il cui capo, Stefano Carmine De Michele, si è recato immediatamente sul posto per coordinare le prime operazioni di controllo e sicurezza.

Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno delimitato l’area interessata e avviato le verifiche tecniche per accertare le cause del distacco e la stabilità delle strutture circostanti.

Parallelamente, è contattata una ditta specializzata, incaricata di effettuare lavori in somma urgenza. I tecnici hanno già eseguito i primi rilievi necessari per programmare gli interventi di ripristino.

Area interdetta e detenuti trasferiti in altre sezioni

Le autorità penitenziarie hanno disposto l’interdizione dell’area coinvolta e lo spostamento dei detenuti che si trovavano nelle sezioni interessate dal crollo. I reclusi sono intanto temporaneamente trasferiti in altre strutture individuate dal DAP, per garantire la loro sicurezza e la prosecuzione delle attività ordinarie.

Al momento, l’intervento dei tecnici e dei vigili del fuoco prosegue per valutare eventuali ulteriori rischi e verificare le condizioni generali della cupola e delle parti adiacenti della struttura, una delle più antiche e delicate del sistema penitenziario italiano.

In corso accertamenti sulla stabilità dell’edificio

Regina Coeli, carcere simbolo della Capitale, sorge nel cuore di Trastevere ed è noto per la sua architettura storica risalente al XIX secolo.
Negli ultimi anni non sono mancati segnali di deterioramento strutturale, più volte segnalati dalle organizzazioni sindacali del personale penitenziario e dalle associazioni che operano all’interno dell’istituto.

Il DAP ha confermato che saranno effettuate verifiche approfondite su tutta la struttura, per evitare nuovi cedimenti e pianificare interventi di manutenzione straordinaria.