La Corte d’Appello di Napoli ha deciso di ridurre la condanna a carico di Francesco Annunziata di Ottaviano, inizialmente fissata in 4 anni e 6 mesi di reclusione. Dopo il giudizio d’appello, la pena è stata rideterminata in 3 anni e 2 mesi di carcere. L’accusa era di truffa su consulenze immobiliari fingendosi avvocato e incassando un bel po’ di euro.

La condanna di primo grado

Nel 2023 Annunziata era stato riconosciuto colpevole dal Tribunale di Nola per diverse vicende che avevano coinvolto più persone. Il giudice aveva stabilito una pena pesante, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento per le persone danneggiate, con somme provvisorie che superavano complessivamente i 150 mila euro.

La decisione della Corte d’Appello

Nel nuovo processo, la difesa e la Procura hanno trovato un accordo: rinunciare a gran parte delle contestazioni, puntando solo a una riduzione della pena. La Corte ha accolto questa richiesta, stabilendo una condanna più lieve, pur confermando la responsabilità dell’imputato.

Le conseguenze economiche

Oltre alla condanna, Annunziata dovrà comunque risarcire le vittime e farsi carico delle spese legali. La Corte d’Appello ha confermato quanto stabilito in primo grado: i danneggiati riceveranno risarcimenti da definire in sede civile, mentre le spese legali immediate ammontano a diverse migliaia di euro.

Una vicenda giudiziaria complessa

La sentenza della Corte d’Appello non ribalta la condanna di primo grado, ma la rende meno pesante sotto il profilo della durata della pena. Per Annunziata restano quindi confermate sia la responsabilità penale sia l’obbligo di risarcire chi ha subito danni.