Un gesto eclatante per denunciare quella che definisce «un’ingiustizia»: l’imprenditore Guido Guida, titolare di Opera Taste Factory in via Luca Giordano 145, si è incatenato al palo centrale del dehors del suo locale, mentre una ditta provvedeva a smontare la struttura esterna.

La protesta nasce dal sequestro del dehors da parte dei vigili, disposto nelle scorse settimane perché la tipologia della struttura non rispettava un regolamento comunale specifico. Successivamente, il GIP ha convalidato il dissequestro, imponendo però il ritorno a una configurazione più semplice, costituita da ombrellone, tavolini e sedie.

La denuncia dell’imprenditore

Guida lamenta confusione normativa e comportamento ambiguo del Comune:

«Oggi mi ritrovo a dover smontare il dehors e guardare con incertezza al futuro della mia attività e dei miei dipendenti. Ho agito in buona fede, copiando strutture già presenti in città. Il Comune ha tollerato simili installazioni per anni».

L’imprenditore sottolinea l’impatto economico della vicenda:

Dal 13 settembre, l’attività è chiusa o parzialmente operativa, con un calo del fatturato dell’80%.

I dipendenti sono stati messi in aspettativa, mentre anche i rapporti con fornitori sono stati temporaneamente sospesi.

Una protesta simbolica

Guida ha annunciato che rimarrà incatenato fino a quando il sindaco non convocherà gli imprenditori del settore per stabilire regole chiare:

«Stiamo vivendo un attacco da parte del Comune. Serve un confronto per definire norme certe e tutelare il futuro imprenditoriale».

Il caso evidenzia le difficoltà di molti locali nel gestire spazi esterni in città, tra regole non uniformi e contenziosi amministrativi.