La chiusura dello svincolo autostradale di via Galileo Ferraris, nella zona orientale di Napoli, sarà prorogata fino al 6 dicembre 2025. La decisione riguarda i lavori di adeguamento statico e sismico del Viadotto San Giovanni (Opera 26 tratto B) lungo l’autostrada A3 Napoli-Salerno, avviati lo scorso 30 luglio dalla società concessionaria Spn Spa.

L’intervento interessa il tratto compreso tra il km 01+900 e il km 02+300, in entrambe le direzioni. In origine la riapertura era prevista per il 6 settembre, in tempo per l’inizio dell’anno scolastico, ma i cantieri resteranno attivi ancora per tre mesi.

Disagi per pendolari e traffico cittadino

La rampa di via Ferraris rappresenta un nodo strategico della viabilità napoletana, collegando via Marina al centro cittadino. La sua chiusura sta creando forti disagi agli automobilisti, in particolare ai pendolari provenienti dall’area vesuviana e dal Salernitano.

La società Spn ha segnalato percorsi alternativi:

ingresso Napoli Centro – via Marina,

ingresso Napoli San Giovanni da via delle Repubbliche Marinare,

ingresso Napoli Via Villanova (nei pressi del centro commerciale di via Argine),

ingresso dal Centro Direzionale – SS 162 Dir.

Nonostante queste soluzioni, il traffico in zona Stazione Centrale e lungo via Nuova Marina è spesso paralizzato per ore, con pesanti ripercussioni anche sul trasporto pubblico.

L’allarme della commissione Trasporti

La vicenda è ora all’attenzione della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile del Comune di Napoli. Il presidente Nino Simeone ha inviato una lettera al Prefetto chiedendo un tavolo urgente per affrontare l’emergenza viabilità.

«La rampa, chiusa dal 23 luglio, doveva riaprire il 6 settembre – scrive Simeone – ma la data è stata inspiegabilmente prorogata al 6 dicembre. I disagi sono ormai insostenibili. Chiediamo al Prefetto di sollecitare il Ministero delle Infrastrutture affinché venga consentita la svolta a destra verso Gianturco e si riapra, anche in via provvisoria, la rampa in direzione Salerno-Roma».

Una priorità per la città

Secondo la commissione, la chiusura prolungata rischia di aggravare una situazione già critica per la mobilità napoletana. L’appello alle istituzioni è chiaro: servono soluzioni immediate e concrete per restituire fluidità al traffico e garantire un trasporto pubblico più efficiente.