La fine dell’esenzione doganale
Per anni spedire piccoli pacchi verso gli Stati Uniti è stato semplice: sotto gli 800 dollari di valore, non erano previsti dazi doganali. Una regola che favoriva i colossi dell’e-commerce come Shein, Temu e AliExpress, ma anche migliaia di piccole imprese e privati che vendevano online.
Con il decreto firmato da Donald Trump il 30 luglio 2024, le cose cambiano radicalmente: l’esenzione resterà valida solo per i pacchi non commerciali contenenti regali sotto i 100 dollari.
Perché gli USA hanno introdotto i nuovi dazi
Secondo la Customs and Border Protection (CBP), i piccoli pacchi sarebbero il principale canale per:
il 98% dei narcotici sequestrati nel 2024,
il 97% dei prodotti contraffatti,
il 70% dei beni considerati pericolosi per la salute.
Trump ha parlato di una “falla catastrofica” che permetteva di eludere i controlli e che ora, con la stretta doganale, dovrebbe essere chiusa.
Prime conseguenze: spedizioni sospese e disagi
La misura ha avuto effetti immediati. L’Unione Postale Universale (UPU) ha comunicato che 25 Paesi, tra cui Italia, Francia, Germania, India e Giappone, hanno sospeso le spedizioni verso gli Stati Uniti per mancanza di chiarezza sulle nuove procedure.
Molti servizi postali hanno spiegato di non poter riscuotere in anticipo i dazi dai clienti senza istruzioni tecniche precise dalle dogane americane.
E-commerce e piccoli venditori: chi ci perde e chi ci guadagna
Le piattaforme di fast fashion come Shein e Temu si sono mosse per tempo, aumentando leggermente i prezzi già da maggio e adattando la logistica. In realtà, potrebbero persino trarre vantaggio rispetto ai piccoli venditori che hanno meno margini per assorbire i nuovi costi.
Al contrario, marketplace come eBay ed Etsy, popolati da piccoli imprenditori e hobbisti, temono di perdere clienti. Molti stanno già comunicando possibili aumenti di prezzo per compensare i dazi.
Cosa significa per i consumatori
Per chi acquista dall’Italia su siti internazionali che spediscono in America – o per chi vende dall’Italia verso clienti statunitensi – la novità può tradursi in:
tempi di consegna più lunghi,
aumenti di prezzo sui prodotti,
possibili limitazioni o sospensioni temporanee delle spedizioni.
Uno scenario globale in evoluzione
La stretta sui piccoli pacchi non riguarda solo gli USA: la misura potrebbe spingere altri Paesi a introdurre regole simili per combattere contraffazione, concorrenza sleale e traffici illeciti. Per milioni di consumatori, però, la domanda resta una: quanto pagheremo in più i nostri ordini online?





