Nuovo episodio di tentato ingresso di sostanze stupefacenti nella casa circondariale “Uccella” di Santa Maria Capua a Vetere, sventato grazie all’intervento della Polizia Penitenziaria.
La scoperta
Nella mattinata di ieri, una 36enne di Capua è stata fermata all’ingresso del penitenziario mentre si recava a colloquio con il marito, 39 anni, detenuto nel reparto Volturno. Gli agenti, insospettiti dal suo atteggiamento, hanno disposto controlli più accurati, scoprendo un nascondiglio tanto insolito quanto ingegnoso: 160 grammi di hashish e 10 grammi di cocaina occultati all’interno di un assorbente.
La donna aveva tentato di giustificarsi sostenendo di avere il ciclo, ma la perquisizione ha rivelato la reale natura del contenuto.
Lo stratagemma
Per cercare di eludere i controlli, la droga era avvolta nella polvere di caffè, metodo già noto alle forze dell’ordine per depistare l’olfatto dei cani antidroga. Secondo le prime ipotesi investigative, lo stupefacente era destinato al mercato illecito interno al carcere, dove lo spaccio rappresenta una problematica costante.
Le conseguenze
La 36enne è posta agli arresti domiciliari, mentre per il marito scatterà un’ulteriore contestazione legata alla detenzione e al traffico di droga in istituto.
Un fenomeno in crescita
Negli ultimi anni si è registrato un aumento dei tentativi di introdurre droga e oggetti proibiti durante i colloqui familiari, con partner e parenti spesso coinvolti. La Polizia Penitenziaria ribadisce la necessità di mantenere controlli stringenti e mirati, fondamentali per contrastare un flusso illecito che rischia di alimentare tensioni e attività criminali tra i detenuti.





