Il Napoli trattiene il fiato: Romelu Lukaku si è fermato per una lesione al retto femorale sinistro. L’infortunio, accusato nell’amichevole contro l’Olympiakos, potrebbe tenerlo fuori per diversi mesi. Le prime valutazioni parlano di uno stop non inferiore ai tre mesi, ma in caso di ricorso all’operazione i tempi si allungherebbero fino a cinque mesi, compromettendo buona parte della stagione. Tra gli altri lo ha detto Giovanni D’Avino, ex fisioterapista del Napoli, in un’intervista dove ha sottolineato la struttura fisica del belga.
Il club azzurro ha confermato l’avvio del percorso riabilitativo e ha annunciato che il giocatore sarà rivalutato nelle prossime settimane. Antonio Conte perde così il suo punto di riferimento offensivo e sarà costretto a ridisegnare la squadra almeno fino al 2025 inoltrato.
Le possibili alternative
Con Lukaku ai box, il Napoli non può permettersi di restare senza un centravanti di peso. Il DS Manna sta valutando diverse piste di mercato:
Jackson (Chelsea): giovane e potente, già sondato dal club azzurro.
Joshua Zirkzee: conosce bene la Serie A e darebbe a Conte duttilità e qualità.
Nikola Krstović (Lecce): profilo emergente, fisico e con margini di crescita.
Artem Dovbyk (Roma): garanzia di gol, già seguito in passato.
Andrea Pinamonti (Sassuolo): opzione italiana, più abbordabile rispetto ad altri nomi.
E poi c’è il sogno dei tifosi: il ritorno di Edinson Cavani, oggi 38enne. Un’ipotesi più romantica che concreta, ma che continua a far battere i cuori dei napoletani.
Un cantiere aperto
Il Napoli si trova ora davanti a una sfida complessa: da un lato gestire il recupero di Lukaku con prudenza, dall’altro trovare un sostituto credibile sul mercato per non compromettere la competitività in campionato e in Europa.
Non è allarme rosso, ma è sicuramente un momento delicato. Conte e la dirigenza dovranno muoversi con lucidità: senza il belga, la stagione rischia di partire con il freno a mano tirato.