Il Vesuvio torna lentamente alla normalità. Dopo giorni di interventi intensi, l’incendio che ha interessato il versante del vulcano è stato dichiarato domato. Restano ancora attive alcune squadre a terra, impegnate con attrezzature leggere – anche pale a mano – per completare le ultime operazioni di messa in sicurezza.
Ieri, sul posto, hanno operato circa 100 uomini dell’antincendio boschivo, affiancati dalla Protezione civile della Campania e dai mezzi aerei della flotta dello Stato. Sono ancora in volo elicotteri regionali per il monitoraggio e per eventuali interventi dall’alto.
Fine della fase emergenziale e riduzione dei presidi
Il vertice in Prefettura ha ufficializzato la conclusione della fase emergenziale. Da oggi lasceranno il Vesuvio le squadre delle colonne mobili nazionali e del Dipartimento della Protezione Civile.
Per ragioni precauzionali, sarà comunque mantenuto un presidio fisso fino al pomeriggio e un servizio di reperibilità per un Direttore delle operazioni di spegnimento (Dos) e un elicottero, pronti a intervenire in caso di necessità.
Le forze di polizia locale sono state invitate a garantire una sorveglianza attiva del territorio soprattutto nel periodo di Ferragosto, per prevenire nuovi episodi.
Avviata la bonifica e il sopralluogo delle autorità
È già partita la prima bonifica emergenziale post-incendio nelle aree colpite. Il vicepresidente e assessore regionale all’Ambiente Fulvio Bonavitacola, accompagnato dal direttore generale della Protezione Civile campana Italo Giulivo, ha effettuato un sopralluogo nelle zone percorse dal fuoco.
Bonavitacola ha espresso «un sentito ringraziamento alla Protezione civile regionale e nazionale, ai vigili del fuoco, all’Esercito, alle forze dell’ordine, a Sma Campania, agli equipaggi aerei e ai tanti volontari impegnati da terra». Ha sottolineato come questo risultato sia stato possibile grazie a un coordinamento istituzionale efficace tra Regione, Prefettura, Comuni interessati ed Ente Parco, con il supporto di squadre giunte da diverse parti d’Italia dopo la richiesta di mobilitazione nazionale avanzata dal presidente Vincenzo De Luca.