La Polizia di Stato, su disposizione del Questore Capocasa e in attuazione delle decisioni della Riunione Tecnica di Coordinamento in Prefettura del 23 luglio, ha effettuato controlli amministrativi mirati che hanno portato alla sospensione dell’attività di un ristorante cinese di Senigallia, specializzato nella preparazione di sushi.
L’ispezione è condotta dalla Questura di Ancona con il supporto dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona, dell’Ispettorato del Lavoro e dei Vigili del Fuoco. Le verifiche hanno evidenziato gravi carenze igieniche all’interno della cucina: pavimenti, forni, frigoriferi e utensili da lavoro erano sporchi, con accumuli di grasso e residui maleodoranti di cibo.
Durante il controllo sono rinvenuti circa 45 kg di carne e pesce, già lavorati e pronti per essere serviti ai clienti, privi della prescritta etichettatura che ne certificasse la provenienza. È emersa inoltre la mancata esecuzione delle procedure di abbattimento del pesce crudo, fondamentali per prevenire la proliferazione di batteri e parassiti nei prodotti ittici.
Particolare rilevante: l’abbattitore di temperatura presente nel locale era fuori uso e utilizzato come deposito per pentole e attrezzature.
Alla luce delle violazioni riscontrate, il ristorante è immediatamente chiuso, mentre gli alimenti conservati in maniera inidonea sono sequestrati e destinati alla distruzione. Al titolare è comminata una sanzione amministrativa di 5.000 euro.
La Questura di Ancona ha ribadito che i controlli continueranno con la massima attenzione, per garantire il rispetto delle normative igienico-sanitarie e tutelare la salute pubblica.