Agosto 2025 porta con sé un’importante novità per le mamme lavoratrici italiane. È infatti attiva una nuova misura di sostegno economico, introdotta con il decreto legge del 30 giugno 2025, che consente alle beneficiarie di richiedere un contributo mensile di 40 euro per ogni mese (o frazione di mese) di attività lavorativa.

La misura è stata pensata per ampliare la platea delle lavoratrici già sostenute da altri interventi, offrendo un ulteriore supporto soprattutto a chi non rientra nelle detrazioni contributive previste per i contratti a tempo indeterminato.

A chi è rivolto il nuovo bonus da 40 euro
Il contributo può essere richiesto da donne lavoratrici con almeno due figli, purché abbiano un reddito da lavoro annuo non superiore a 40.000 euro. Sono comprese:

Lavoratrici dipendenti a tempo determinato e indeterminato

Lavoratrici autonome

Libere professioniste

La misura si articola su due fasce:

Per le madri con due figli, il bonus è riconosciuto fino al compimento dei 10 anni di età del figlio più piccolo

Per le madri con almeno tre figli, il contributo è esteso fino ai 18 anni del figlio minore

Caratteristiche del bonus
Importo: 40 euro mensili per ogni mese lavorato

Non concorre al reddito: l’importo non è tassabile né incide sul calcolo ISEE

Erogazione: il contributo viene accreditato in un’unica soluzione nel mese di dicembre 2025, in base al numero di mensilità maturate

Compatibilità: il bonus non sostituisce né modifica le esistenti agevolazioni per le madri con contratti a tempo indeterminato e almeno tre figli (come la decontribuzione totale)

Come presentare domanda
La richiesta deve essere presentata tramite il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS.
Le indicazioni operative e la modulistica sono disponibili nella sezione dedicata sul sito ufficiale dell’Istituto. È consigliabile presentare la domanda il prima possibile per massimizzare il numero di mensilità riconosciute entro la fine dell’anno.

Un’opportunità da cogliere per chi rientra nei requisiti
Questo intervento rappresenta una misura aggiuntiva, pensata per intercettare una platea di lavoratrici finora escluse dalle agevolazioni più consistenti, come quelle previste per i contratti stabili. La semplificazione dell’accesso e l’erogazione diretta a fine anno rendono il bonus particolarmente utile per le famiglie che affrontano un bilancio familiare teso tra rincari e spese scolastiche.