Una ferita. Uno sfregio. Un duro colpo per una comunità già provata per il saluto del loro Parroco di sempre, Padre Antonio Guarino. Una sola denuncia e mille domande per l’assalto alla sacrestia della Chiesa Santissimo Rosario del Flocco da parte di malviventi.
La notte tra venerdì e sabato scorso, a poche ore dalla conoscenza del nuovo Parroco di località Flocco che avrà l’onere di far accettare il trasferimento di Padre Guarino, qualcuno ha pensato di forzare il portone della Chiesa che dà accesso alla Sacrestia, di mettere a soqquadro le stanze comunicanti e rubare oggetti e ricordi.
Un evento che ha sconvolto ancora di più sia gli abitanti di Flocco, che tutti i Poggiomarinesi. Tanti gli interrogativi legati ad un gesto che apparentemente sembra nascere dalla volontà di irrompere in un luogo sacro solo per sfregio, per morigeratezza.
I calici d’oro, i soldi nella cassetta dell’offertorio, i quadri di valori lasciati al loro posto, per fortuna intatti, fanno pensare ad un intento ignobile ma non ad un vero e proprio furto.
Chissà se i ladri della scorsa notte sono a conoscenza di quanto abbia significato la Chiesa, in un momento storico difficile per il paese, per i poggiomarinesi tutti. E pensare che appena un mese fa, proprio dalla comunità Flocco, ancora figlia di Padre Guarino si lanciava il messaggio più bello degli ultimi mesi: ogni miracolo è possibile.
A Flocco, infatti, dopo centocinquanta anni, ritornavano i fazzoletti benedetti con cui una fanciulla del luogo di nome Giuseppina asciugò le lacrime della Madonna del Rosario di Flocco. Un discendente della ragazza scelta dalla Madonna pensò bene di “restituire” i fazzoletti benedetti dalle lacrime della Madonna nelle mani di Padre Guarino.
Un mese fa, la comunità religiosa faceva festa, oggi è tornata quell’amarezza che il commissariamento della città ha lasciato in ogni cittadino.