È nato ufficialmente il Comitato per l’attuazione della Sentenza CEDU del 30 gennaio 2025, un organismo civico e tecnico formato da oltre trenta realtà campane, nato per vigilare sull’applicazione effettiva della storica decisione con cui la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia per la violazione del diritto alla salute delle popolazioni residenti nella Terra dei Fuochi.
Un nuovo strumento di pressione e controllo civico
Il Comitato si propone come un interlocutore istituzionale, garante della trasparenza, ma anche come strumento di pressione dal basso nei confronti del governo e della Regione Campania, con l’obiettivo di assicurare l’esecuzione integrale della sentenza.
La sede ufficiale è stata stabilita presso il Polo della Sostenibilità Ambientale di San Sebastiano al Vesuvio, gestito da Let’s Do It! Italy, una delle associazioni ricorrenti presso la CEDU.
Gli organi del Comitato e la nascita del Forum
Alla guida del Comitato è stato eletto Luigi Costanzo come presidente, con Francesca Zazzera e Lucio Iavarone nel ruolo di vicepresidenti.
A breve sarà istituito anche il Forum per l’attuazione della sentenza, uno spazio partecipativo aperto a cittadini, esperti, tecnici e attivisti. Il coordinamento del Forum è stato affidato a Enzo Tosti, tra i promotori storici dei ricorsi alla Corte europea.
“Dopo la protesta e la proposta, oggi è il tempo del controllo – ha dichiarato Luigi Costanzo –. La Terra dei Fuochi non è solo un luogo, ma un fenomeno. Questo Comitato rappresenta un metodo nuovo di azione civica e tecnica. Forti della legittimazione giuridica ricevuta dalla Corte, vogliamo contribuire al cambiamento con competenza e responsabilità.”
Dalla sentenza alla bonifica: “Non è più rimandabile”
La sentenza CEDU, che ha riconosciuto la correlazione tra inquinamento ambientale e malattie, valorizza in particolare lo studio epidemiologico Veritas, portato all’attenzione della Corte da comitati e cittadini attivi sul territorio.
“Ci danno ragione dopo undici anni – ha commentato Enzo Tosti –. Ora la bonifica non è più rimandabile. È una vittoria civile, ma anche uno strumento di pressione giuridica.”
Una sede simbolica e funzionale
“Siamo fieri di ospitare il Comitato nella nostra struttura – ha affermato Vincenzo Capasso, presidente di Let’s Do It! Italy –. Questo progetto è la sintesi di un lungo e doloroso cammino. Il Polo sarà un luogo di confronto medico, scientifico e sociale. Finalmente si passa dalle denunce ai fatti.”
Una battaglia che guarda all’Europa
L’iniziativa rappresenta un’alleanza dal basso, costruita nel tempo, ma che oggi guarda direttamente all’Europa, facendo leva sul diritto alla vita e alla salute ambientale, come riconosciuto dalla giurisprudenza internazionale.