Anche cani e gatti randagi tra le vittime indirette del grave incendio scoppiato nel weekend nell’area industriale abbandonata tra l’ex Nato e l’ex mercato ortofrutticolo, nella zona di Gianturco al Centro Direzionale di Napoli. Le fiamme, che hanno generato una densa nube tossica visibile da tutta la città, hanno devastato la zona lasciando una distesa di cenere e lamiere, dove ancora oggi si aggirano animali spaventati e senza assistenza.
La denuncia: “Colonia felina bloccata nell’area sequestrata”
A lanciare l’allarme è Anna Astarita, tutrice della colonia felina di Gianturco 2489, che da anni si occupa della cura e del sostentamento dei gatti presenti nell’area. “Dopo tre giorni di incendi, la zona è sequestrata e transennata con divieto di accesso”, denuncia Astarita. “Sono riuscita a recuperare cucce e materiali prima della chiusura, ma i gatti sono rimasti dentro, confusi e disorientati. Quattro cani randagi si rifugiavano lì: uno è morto tra le fiamme”.
Appello al Comune e all’Asl: “Salviamo gli animali superstiti”
Il consigliere comunale Gennaro Demetrio Paipais ha raccolto la segnalazione, sottolineando la gravità della situazione:
“L’area è inaccessibile, ma gli animali sopravvissuti rischiano la vita. Serve un’autorizzazione urgente per recuperare gatti e cani, e trasferirli in un rifugio sicuro, anche temporaneo. È stata inviata una PEC all’Asl Veterinaria Napoli 1, alla Garante per i diritti degli animali Francesca Rusciano e al Comune”.
Paipais sollecita inoltre un intervento della Procura e degli organi competenti, affinché sia valutata ogni misura utile per la tutela della colonia felina e per impedire che gli animali muoiano a causa dell’abbandono.
Arpac: “Diossine nei limiti, ma resta alta l’allerta ambientale”
Sul fronte ambientale, l’Arpac ha avviato un monitoraggio straordinario in collaborazione con i Vigili del Fuoco, installando un campionatore ad alto flusso nella zona per rilevare la presenza di diossine, furani e PCB.
I primi dati, relativi alle polveri sottili PM10 e PM2.5, non segnalano sforamenti significativi. Tuttavia, l’area resta sotto osservazione e il Comune ha invitato i cittadini a tenere chiuse le finestre e limitare le uscite, in attesa di ulteriori analisi.