Un medico, nonché attuale sindaco di Rivolta d’Adda, è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata. L’uomo, Giovanni Sgroi, esercitava la professione medica in una struttura sanitaria privata a Pozzuolo Martesana, in provincia di Milano. Secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe abusato sessualmente di almeno quattro pazienti durante visite mediche specialistiche.

L’arresto e l’indagine dei carabinieri
L’ordinanza di custodia cautelare è
emessa dal Giudice per le indagini preliminari (GIP) del Tribunale di Milano, ed eseguita dai carabinieri del Comando Provinciale. L’inchiesta ha avuto inizio nel 2024, a seguito della denuncia sporta da una delle vittime.

Grazie all’ausilio di intercettazioni ambientali, perquisizioni, analisi forensi e ulteriori accertamenti tecnici, gli investigatori sono riusciti a risalire ad altre tre pazienti, che avrebbero subito abusi simili. Tuttavia, le autorità non escludono che possano esserci altre vittime non ancora identificate.

L’appello delle forze dell’ordine
In un comunicato ufficiale, i carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno lanciato un appello pubblico:

«In considerazione dell’elevata utenza della struttura sanitaria in cui il medico opera privatamente, è auspicabile che eventuali altre persone che avessero subito abusi analoghi si rendano disponibili a denunciarli, con le più assolute garanzie di riservatezza garantite dalla legge».

L’appello mira a incoraggiare chiunque abbia subito comportamenti inappropriati o violenti a collaborare con le autorità, al fine di fare piena luce su un caso che potrebbe avere proporzioni più ampie di quanto inizialmente ipotizzato.

Possibili sviluppi
L’inchiesta è ancora in corso e si attendono eventuali ulteriori testimonianze che possano confermare o estendere il quadro delle accuse. Il coinvolgimento di un figura pubblica come un sindaco rende il caso ancora più rilevante dal punto di vista mediatico e giudiziario, sollevando questioni etiche e di fiducia nei confronti dei professionisti della sanità.