La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) ha messo a segno un importante colpo alla criminalità organizzata con la confisca di beni per un valore di oltre 3 milioni di euro riconducibili a un elemento di vertice del clan camorristico attivo a Poggiomarino e nei comuni limitrofi. Il decreto di confisca – che riguarda Antonio Giugliano detto “o’ savariello”, una volta luogotenente del clan Fabbrocino, rivale dell’organizzazione malavitosa di Rosario Giugliano detto “o’ minorenne”, omonimo di Antonio – è quindi frutto di una proposta avanzata dal direttore della Dia nel 2012.
Provvedimento emesso dal Tribunale di Napoli
Il provvedimento è stato eseguito questa mattina su disposizione del Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione, a seguito di una lunga attività investigativa iniziata nel 2012. La misura trae origine da una proposta avanzata dalla DIA in quell’anno, poi aggiornata nel tempo fino a coprire l’intero periodo fino al 2022.
Il profilo del soggetto coinvolto
Il destinatario della confisca è infatti un pregiudicato con un curriculum criminale di spicco: a suo carico risultano reati gravi quali associazione di tipo mafioso, estorsione, sequestro di persona, lesioni personali, rapina e detenzione illegale di armi da fuoco. La sua presenza nello scenario camorristico della provincia di Napoli è ben documentata fin dagli anni ’90, attraverso numerose inchieste giudiziarie.
I beni confiscati
Il patrimonio sottoposto a confisca comprende:
13 orologi di lusso di marchi prestigiosi
Unità immobiliari, tra cui appartamenti e terreni situati nei comuni di Striano, Terzigno e Poggiomarino
Quote societarie e beni aziendali relativi a un’impresa attiva nella ristorazione e somministrazione di bevande
La confisca odierna è il seguito del sequestro di prevenzione già operato nel gennaio/febbraio 2023 dal Centro Operativo della DIA di Napoli.