Grave episodio di pirateria stradale a Napoli nella notte tra sabato 10 e domenica 11 maggio 2025. Un uomo, presumibilmente di origine bengalese, è stato travolto da un’auto mentre attraversava la strada in piazza Museo, proprio di fronte al Museo Archeologico Nazionale.

Omissione di soccorso: il pirata della strada è fuggito
Secondo i primi accertamenti condotti dalla Polizia Locale di Napoli, il conducente dell’auto non si è fermato a prestare soccorso, facendo perdere le proprie tracce subito dopo l’incidente. Le indagini, coordinate dal Comandante Lucio Sarnacchiaro e dal Comandante Ciro Esposito, sono in pieno svolgimento per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Soccorsi rapidi e condizioni della vittima
Sul luogo dell’investimento sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118 dell’ASL Napoli 1 Centro. Il ferito è stabilizzato e trasportato in codice rosso al Pronto Soccorso dell’Ospedale Vecchio Pellegrini, nel quartiere Pignasecca.

Nonostante i gravi traumi iniziali, la prognosi è stata successivamente fissata in 30 giorni, segno che, fortunatamente, l’uomo non è in pericolo di vita. Rimarrà però ricoverato per l’intera durata della convalescenza.

Le indagini: si cercano testimoni e telecamere
Gli agenti stanno vagliando eventuali immagini di videosorveglianza presenti nella zona per cercare di identificare il veicolo pirata e il suo conducente. Non si esclude anche il ricorso a testimonianze oculari, nel tentativo di fare piena luce su un episodio che, ancora una volta, richiama l’attenzione sul problema della sicurezza stradale a Napoli.

L’appello di Borrelli: “Fermare la strage sulle strade”
Sull’incidente è intervenuto anche il deputato Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi e Sinistra), che ha commentato con parole dure:

«È un bollettino di guerra. I pirati della strada sono un flagello e l’elenco delle vittime innocenti cresce di giorno in giorno. Il nuovo Codice della Strada approvato dal Governo va nella direzione sbagliata. Servono misure più dure per garantire maggiore sicurezza».