Con l’avvio della stagione balneare, arriva una brutta notizia per turisti e residenti della Campania: 11 tratti di costa sono stati ufficialmente vietati alla balneazione. Lo ha reso noto l’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania), a seguito dei campionamenti stagionali iniziati lo scorso 7 aprile 2025.

Tra i tratti più colpiti si segnala anche la celebre Villa Comunale di Castellammare di Stabia, dove i dati rilevati il 14 aprile hanno dato esito “non conforme”.

Una stagione che parte tra i divieti
L’intervento dell’Arpac si inserisce nell’ambito del monitoraggio delle 328 acque di balneazione distribuite lungo tutto il litorale campano. In base ai primi risultati, l’ente ha individuato gravi criticità ambientali in più punti, rendendo necessaria l’imposizione di divieti temporanei di balneazione, in attesa di nuovi controlli.

Dove è vietato fare il bagno: l’elenco delle 11 spiagge
Ecco, punto per punto, i tratti di costa dove non sarà possibile fare il bagno almeno fino a nuova comunicazione.

Lido Spineta – Battipaglia (Salerno)
In questo tratto sabbioso, la presenza dell’impianto di depurazione di Tavernola, che sversa nel fiume Tusciano, rappresenta una delle principali fonti di inquinamento. Inoltre, l’area è caratterizzata da una urbanizzazione discreta, alternata ad attività agricole e zootecniche.

Spiaggia libera Fuorni-Picentino – Salerno
Anche in questo caso, il divieto è legato al rischio di sversamenti fognari, soprattutto in seguito a piogge intense. Non a caso, il tratto è collocato in prossimità della zona industriale della città.

Est Fiume Irno – Salerno
Qui, la combinazione tra densità urbanistica e vicinanza alla foce del fiume Irno, unitamente alla stazione di sollevamento S3, contribuisce al peggioramento della qualità dell’acqua.

Ex Cartiera – Castellammare di Stabia (Napoli)
Il litorale, seppur frequentato, risente fortemente della prossimità alla foce del Sarno e agli scarichi provenienti dall’impianto di depurazione di Cuma-Licola.

Villa Comunale – Castellammare di Stabia (Napoli)
I campionamenti effettuati hanno rivelato valori fuori norma, che hanno spinto l’Arpac a comunicare l’inidoneità alla balneazione al Comune per i provvedimenti del caso.

Nord Foce Sarno – Torre Annunziata (Napoli)
L’inquinamento in questo tratto deriva dalle acque reflue trattate nell’impianto di depurazione di Foce Sarno. Tuttavia, l’efficacia del trattamento non è sufficiente a garantire la qualità necessaria alla balneazione.

Effluente nord depuratore di Cuma – Pozzuoli (Napoli)
Nonostante la presenza di pinete e strutture turistiche, il tratto è compromesso dagli scarichi del depuratore di Napoli Ovest, confluendo nel Canale di Quarto.

Stazione Marina di Licola – Pozzuoli (Napoli)
Anche in questo caso, l’assenza di un impianto di depurazione locale e la presenza di canali contaminati rendono le acque inadatte alla balneazione.

Stabilimento Balneare – Pozzuoli (Napoli)
Il problema persiste lungo tutto il litorale di Pozzuoli: infatti, le acque risultano influenzate negativamente dalla presenza di canali e alvei che raccolgono reflui urbani trattati e non.

Lido di Licola – Pozzuoli (Napoli)
Sebbene il tratto sia noto per le sue strutture turistiche, il mare risente fortemente della pressione urbanistica, oltre che della presenza di canali inquinanti come il Quarto e l’Abbruzzese.

Sud Fiume Garigliano – Sessa Aurunca (Caserta)
Questo tratto è caratterizzato da un solo impianto di depurazione, mentre gran parte degli scarichi urbani finisce direttamente nel fiume Garigliano, che rappresenta la principale fonte di inquinamento della zona.

Perché queste acque non sono balneabili?
Le principali cause dell’inquinamento rilevato dall’Arpac sono riconducibili a una combinazione di fattori:

Scarichi urbani non depurati o trattati in modo inefficiente

Depuratori sovraccarichi o mal funzionanti

Sversamenti illegali nei fiumi

Piogge intense che mandano in crisi i sistemi fognari

Di conseguenza, la qualità delle acque ne risente fortemente, soprattutto in aree densamente popolate o industrializzate.

I prossimi controlli dell’Arpac
Nel frattempo, sono previsti nuovi prelievi in mare in vari comuni campani, tra cui:

Sessa Aurunca e Castel Volturno (CE)

Napoli e Portici (NA)

Capaccio ed Eboli (SA)

Ascea e Centola (SA)

Battipaglia (prelievo supplementare)

L’Arpac pubblicherà i risultati non appena disponibili, con aggiornamenti utili sia per i residenti che per i turisti in vista dell’estate.