La Up Level Fitness, catena leader nel settore sportivo con circa 80 palestre nel Centro-Sud Italia, è stata vittima di una truffa legata all’efficientamento energetico. L’azienda ha denunciato i responsabili che, anziché ottimizzare i consumi, manomettevano i contatori, trattenendo illecitamente il guadagno derivante dalla frode.
Il racconto della truffa: come è avvenuta
L’allarme è stato lanciato da Alfredo Ferrigno, proprietario della Up Level Fitness, che ha voluto rendere pubblica la vicenda per evitare che altri cadano nella stessa trappola. Tutto è iniziato a novembre 2024, quando la società ha deciso di affidarsi a una ditta di efficientamento energetico, Free Energy Multiservice, per ridurre i costi e l’impatto ambientale delle proprie sedi.
L’incarico è stato affidato a un presunto agente, Paolo Di Domenico, che si presentava come un intermediario capace di ottenere contratti vantaggiosi con i principali fornitori di energia. Tuttavia, il metodo di “risparmio” adottato dall’agente si è rivelato una vera e propria frode: durante la notte, venivano manomessi i contatori delle palestre, ottenendo riduzioni fittizie dei consumi tra il 94% e il 96%, mentre Up Level continuava a pagare bollette maggiorate.
L’intervento di Enel e la scoperta della truffa
I controlli da parte di Enel non si sono fatti attendere. Notando anomalie nei consumi, la compagnia ha avviato ispezioni sui contatori, scoprendo le manomissioni. Tuttavia, nessuno in Up Level era a conoscenza del problema perché Di Domenico gestiva i rapporti con Enel, impedendo alla catena di palestre di ricevere notifiche sulle sostituzioni dei contatori difettosi.
L’inganno è stato svelato solo grazie a un responsabile interno di Up Level, che ha assistito a un’animata discussione tra tecnici Enel e ha deciso di approfondire la questione. È emerso così uno scenario ben più ampio del previsto, con contatori bruciati, rubati o manomessi in diverse sedi dell’azienda.
Denuncia ai carabinieri e sviluppi dell’inchiesta
Scoperta la truffa, Up Level ha denunciato tutto ai Carabinieri di Casoria, dando il via a un’indagine su vasta scala. L’inchiesta ha rivelato che la frode non riguardava solo la catena di palestre, ma coinvolgeva anche supermercati, centri scommesse, case di cura e cocktail bar.
A complicare ulteriormente le indagini è la scomparsa dell’agente Paolo Di Domenico, che si è reso irreperibile. Nel frattempo, Enel ha avviato un’operazione di emergenza per rimuovere completamente i contatori manomessi, lasciando temporaneamente senza corrente 8-9 palestre della catena. Il problema, fortunatamente, è stato risolto in poche settimane.
Ferrigno: “Un duro colpo per la nostra azienda”
Alfredo Ferrigno non nasconde l’amarezza per quanto accaduto: “Abbiamo subito un grave danno economico e di immagine. I sacrifici fatti per costruire la nostra realtà sono stati compromessi da questa truffa”. Oltre al danno finanziario, il fondatore della Up Level Fitness sottolinea il forte impatto sulla reputazione dell’azienda e sui clienti che hanno creduto nel progetto. “Mi sento ferito nella mia persona. Sono stato ingenuo, potevo evitarlo”.