L’INPS ha confermato che a marzo 2025 gli assegni pensionistici saranno finalmente allineati agli aumenti previsti, con il pagamento degli arretrati per i mesi precedenti. Dopo i disagi iniziali di gennaio e febbraio, quando molti pensionati hanno ricevuto importi inferiori alle aspettative, il cedolino di marzo dovrebbe correggere la situazione.
Aumenti pensioni 2025: di quanto saranno?
Per il 2025 è stata applicata una rivalutazione dello 0,8%, basata sulle stime dell’inflazione. Tuttavia, l’incremento è minimo, traducendosi in pochi centesimi o euro a seconda dell’importo della pensione.
Ecco un esempio dell’aumento per alcune fasce di pensione mensile:
Pensione di 1.000 euro → +8 euro, Pensione di 1.500 euro → +12 euro, Pensione di 2.000 euro → +16 euro
La rivalutazione definitiva verrà calcolata solo alla fine del 2025. Se il tasso di inflazione effettivo risulterà superiore allo 0,8%, l’INPS riconoscerà un conguaglio perequativo, che sarà accreditato con il cedolino di dicembre 2025.
Nessun conguaglio per il 2024
Per il momento, nessun ulteriore conguaglio è previsto per il 2024, poiché la rivalutazione dello scorso anno era stata fissata al 5,4% ed è già stata applicata.
Delusione tra i pensionati
Molti pensionati si aspettavano aumenti più significativi, soprattutto a fronte del continuo aumento del costo della vita. Tuttavia, l’adeguamento dello 0,8% risulta insufficiente per contrastare l’inflazione reale.
Il prossimo aggiornamento sulle pensioni arriverà alla fine del 2025, quando si valuterà se la rivalutazione è stata adeguata o se sarà necessario un ulteriore conguaglio.