La Digos ha arrestato a San Giuseppe Vesuviano Firaoun Mourad, cittadino marocchino di 34 anni, con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale e di eversione dell’ordine democratico. L’operazione, condotta in collaborazione con la Procura di Napoli, ha sventato potenziali atti violenti grazie a una lunga e meticolosa indagine iniziata nel luglio 2024.
Il sospetto e le accuse
Mourad, secondo gli inquirenti, progettava attacchi antisemiti e propagandava ideologie jihadiste attraverso i social media e gruppi WhatsApp come “Tesori Coranici”. Sui suoi profili Telegram e Facebook diffondeva video estremisti che esaltavano attentati, decapitazioni e torture, accompagnati da canti e versi inneggianti alla jihad. Era considerato un “lupo solitario” dedito a radicalizzare giovani musulmani e incitarli all’auto-addestramento per compiere attentati.
Un sopralluogo alla sinagoga di Napoli
Il 20 ottobre 2024, Mourad è stato visto effettuare un sopralluogo alla sinagoga di Napoli. L’episodio ha innescato un’intensificazione dei controlli da parte delle autorità, già preoccupate dalla sua attività propagandistica. Le misure di sicurezza nella comunità ebraica partenopea sono state immediatamente rafforzate, garantendo la tutela dei cittadini.
L’arresto e le prove
L’arresto è avvenuto a San Giuseppe Vesuviano, quando Mourad ha cercato di acquistare un coltello che, secondo le intercettazioni, intendeva utilizzare per un attacco “sacralizzato”. Le autorità hanno scoperto, attraverso le intercettazioni, segni evidenti di radicalizzazione e attività di reclutamento online. Mourad aveva già lavorato saltuariamente, viveva in isolamento e manifestava un’aperta avversione verso ebrei e occidentali, in particolare nei confronti delle donne.
L’impatto del raid di Hamas del 2023
Gli investigatori ritengono che il raid di Hamas del 7 ottobre 2023 abbia alimentato la propaganda jihadista, incentivando l’azione di cellule dormienti in Europa. Mourad si inserisce in questo contesto, rappresentando una minaccia concreta grazie alla sua attività online e alle sue intenzioni violente.





