I carabinieri hanno arrestato un uomo di 52 anni, originario di Napoli ma domiciliato a Bagnolo in Piano, nel Reggiano, in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare. L’uomo è accusato di aver commesso un’estorsione aggravata durante il periodo di affidamento in prova ai servizi sociali, una misura alternativa decisa dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli nel maggio 2024.
I dettagli della vicenda
Il 52enne stava scontando una pena per reati contro il patrimonio commessi in Campania, con una condanna fino al 10 novembre 2028. Tuttavia, durante il mese di agosto 2024, si sarebbe reso protagonista di un episodio di estorsione aggravata in concorso, avvenuto a Marigliano.
Secondo le indagini, l’uomo, insieme a un complice, avrebbe rubato un’auto e successivamente richiesto alla vittima la somma di 22.000 euro per la restituzione del veicolo. Colto in flagranza di reato, era stato arrestato e successivamente posto ai domiciliari su disposizione del GIP del Tribunale di Nola il 17 dicembre 2024.
Dal regime alternativo al carcere
Alla luce di queste violazioni, il Tribunale di Sorveglianza di Napoli ha deciso di revocare la misura dell’affidamento in prova, sostituendola con la detenzione in carcere. Questa decisione riflette la gravità delle accuse e la necessità di una pena più restrittiva per garantire il rispetto della legge.
Le accuse
L’uomo è accusato di:
Concorso in estorsione aggravata.
Violazione delle misure cautelari durante l’affidamento in prova.