L’inizio del 2025 porta una notizia sconcertante per molti pensionati italiani: l’INPS ha avviato il recupero di somme percepite come bonus una tantum, che ora vengono considerate indebitamente erogate. Per molti, questo significa affrontare una nuova trattenuta mensile di 50 euro, un ulteriore colpo al già fragile equilibrio economico di una delle categorie più vulnerabili della popolazione.

Perché l’INPS Richiede Indietro il Bonus?
L’indennità una tantum, erogata nel 2022, era destinata ai pensionati con un reddito annuo lordo inferiore a 35.000 euro. Tuttavia, a seguito di controlli incrociati tra i dati fiscali e previdenziali relativi al 2021, l’INPS ha rilevato che molti beneficiari avevano superato la soglia di reddito prevista.

La somma contestata è di 200 euro, percepiti erroneamente secondo l’ente previdenziale. La natura “provvisoria” del bonus prevedeva infatti una verifica successiva sui redditi, che si è rivelata fatale per molti pensionati.

Come Avverrà il Rimborso?
L’INPS ha deciso di recuperare le somme attraverso una trattenuta automatica sulle pensioni:

50 euro al mese per quattro mesi, fino a raggiungere la cifra totale.
In alternativa, chi non potrà subire trattenute dirette potrà effettuare il pagamento tramite la piattaforma PagoPA, dopo aver ricevuto l’avviso di versamento.
Chiunque ritenga che la trattenuta sia ingiustificata o disponga di elementi che possano modificarne l’applicazione può contattare gli uffici dell’INPS attraverso la sezione “Sedi e contatti” sul sito ufficiale.

L’Impatto Economico sui Pensionati
La notizia è un duro colpo per i pensionati, già provati da una situazione economica instabile. L’Italia continua a vivere un periodo di stagnazione economica, caratterizzato da:

Inflazione elevata, che riduce il potere d’acquisto.
Incremento dei prezzi su beni e servizi essenziali.
Assenza di crescita economica dal 2018, aggravata dalla recessione in Germania, uno dei principali partner commerciali italiani.
Nonostante le promesse di perequazione – cioè l’adeguamento delle pensioni all’inflazione – molti pensionati si trovano ora a dover rinunciare a parte del loro assegno mensile per restituire somme già percepite.

La Reazione dei Pensionati
Il malcontento tra i cittadini è palpabile. Per molti, la restituzione del bonus rappresenta l’ennesima perdita di certezze in un sistema di Welfare che dovrebbe invece sostenere le fasce più deboli.

“È difficile arrivare a fine mese con il costo della vita che continua a salire,” racconta un pensionato. “Ora ci tolgono anche i soldi che pensavamo fossero un aiuto definitivo. È ingiusto.”

Cosa Fare per Contestare la Trattenuta
Se ritieni che la trattenuta non sia corretta, puoi:

Contattare l’INPS tramite i recapiti ufficiali presenti nella sezione “Sedi e contatti” sul portale.
Fornire documentazione aggiuntiva che possa dimostrare un errore nella verifica dei redditi.
Verificare la tua situazione reddituale e il calcolo effettuato dall’INPS per l’erogazione del bonus.