Alla fine del 2024, molti dei bonus legati all’edilizia subiranno una drastica riduzione o termineranno del tutto. Questi incentivi, che negli anni scorsi hanno sostenuto lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica, saranno progressivamente ridimensionati sia in termini di percentuali di detrazione sia di ambito applicativo.
Superbonus: riduzione graduale
Tra i principali bonus in scadenza c’è il Superbonus. Introdotto inizialmente con una detrazione del 110%, è stato progressivamente ridotto: nel 2024 la percentuale è scesa al 70% e, al 31 dicembre, scenderà ulteriormente al 65%. Dal 2025 l’incentivo è destinato a scomparire completamente, segnando la fine di un’era per il settore edilizio.
Tagli all’Ecobonus
Anche l’Ecobonus subirà un ridimensionamento. Attualmente, le detrazioni fiscali variano tra il 50% e il 65%, ma per interventi su condomini si può arrivare fino all’85%. Dal 2025, le detrazioni saranno ridotte al 50% per le prime case e al 36% per tutti gli altri immobili.
Bonus ristrutturazione e Sismabonus
Il bonus ristrutturazione continuerà a offrire una detrazione del 50% per le prime case e del 36% per le seconde abitazioni. Anche il Sismabonus sarà ridotto, ma rimarrà disponibile per interventi antisismici sugli immobili usati.
Fine del Bonus Verde e altri incentivi
Il Bonus Verde, che consentiva una detrazione del 36% su un massimo di 5.000 euro di spesa per interventi di riqualificazione del verde, è tra quelli destinati a scomparire nel 2024. Allo stesso modo, non verranno rinnovati i bonus per TV, internet, caldaie, acqua potabile, pellet e colonnine di ricarica elettriche.
Impatti e prospettive future
La riduzione o la fine di questi bonus avrà un impatto significativo su proprietari di immobili e aziende edilizie. Tuttavia, il governo ha annunciato l’intenzione di introdurre nuove misure, anche se con benefici fiscali più contenuti. Per chi desidera approfittare degli incentivi ancora disponibili, è importante agire tempestivamente.