La febbre catarrale degli ovini, comunemente nota come lingua blu, è tornata al centro dell’attenzione in Campania. Coldiretti Campania lancia un appello al mondo agricolo: “È il momento di fare sul serio”, sottolineando la necessità di interventi rapidi e coordinati per fronteggiare la diffusione del virus.

Cosa sta accadendo in Campania?
Durante un incontro presso l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, esperti del settore agricolo e veterinario hanno discusso le criticità legate alla gestione dell’epidemia. A fronte dei 358 casi ufficiali registrati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (IZSM), con 65 decessi confermati, emergono dati ufficiosi ben più allarmanti.

Secondo Coldiretti, molti allevatori, soprattutto nel salernitano, denunciano perdite non registrate ufficialmente, che potrebbero contare migliaia di capi deceduti. Questa discrepanza è attribuita a una gestione frammentata e alla mancata registrazione dei decessi.

Come si trasmette la Lingua Blu?
La lingua blu è una malattia virale trasmessa da insetti vettori (come i moscerini del genere Culicoides). Colpisce ruminanti domestici e selvatici, tra cui pecore, capre, bovini e cervidi, causando febbre alta, lesioni alla bocca e, nei casi gravi, la morte dell’animale.

Il Protocollo per la Gestione del Virus
Il dottor Marco Esposito, della Uod Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria della Regione Campania, ha illustrato il protocollo da seguire in caso di decesso di un animale:

Certificazione della morte da parte di un veterinario.
Prelievo della milza dell’animale deceduto.
Invio del campione all’IZSM per l’esame sierologico.
Le Sfide per la Denuncia dei Casi
Coldiretti evidenzia alcune difficoltà che frenano la denuncia dei decessi:

Costi di smaltimento: lo smaltimento delle carcasse, obbligatorio dopo il prelievo dei campioni, ha un costo di 50 euro per capo, un onere non sempre sostenibile dagli allevatori.
Irregolarità veterinarie: ci sono segnalazioni di veterinari che non eseguono i prelievi obbligatori, ostacolando il monitoraggio e lo sviluppo di vaccini efficaci.
Paura di blocchi alla movimentazione: in passato, la comunicazione di decessi legati alla lingua blu comportava il blocco della movimentazione dei capi. Tuttavia, essendo ormai classificata come pandemia endemica, questa misura è stata revocata.
La Soluzione: Numero Verde Regionale
Una notizia positiva arriva dalla Regione Campania, che ha istituito un Numero Verde Regionale. Gli allevatori potranno segnalare decessi, richiedere lo smaltimento delle carcasse in modo convenzionato e garantire l’invio dei campioni per gli esami sierologici.

Verso una Gestione Più Efficace
Secondo Coldiretti, una corretta gestione dell’epidemia, con la collaborazione di allevatori e veterinari, è essenziale per ottenere entro il 2025 dati affidabili sull’epidemia. Solo così sarà possibile sviluppare vaccini efficaci e contenere l’impatto della lingua blu sugli allevamenti della Campania.