I carabinieri della Stazione di Teverola hanno arrestato un uomo di 33 anni, residente ad Aversa, accusato di essere uno dei responsabili di una tentata rapina avvenuta lo scorso 11 giugno ai danni di un imprenditore e dei suoi due figli. Le vittime erano state bloccate mentre si trovavano in auto, dirette verso la banca per depositare una somma di 10.000 euro. Due uomini, con il volto coperto da maschere e armati di fucile, avevano cercato di sottrarre il denaro.

Il Fallimento della Rapina e la Fuga dei Malviventi
Nonostante la minaccia delle armi, il colpo non è andato a buon fine grazie alla prontezza dell’imprenditore e dei suoi figli, che hanno reagito mettendo in fuga i rapinatori. I malviventi, abbandonato il veicolo utilizzato per avvicinarsi alle vittime, si sono dileguati, ma uno dei rapinatori ha commesso un errore cruciale: ha lasciato un telefono cellulare all’interno della vettura usata per la fuga.

Le Indagini e la Prova Decisiva
Il cellulare rinvenuto nell’auto si è rivelato fondamentale per le indagini. Le analisi degli investigatori hanno permesso di risalire all’identità del 33enne, grazie alla presenza delle sue impronte digitali all’interno della vettura e a una serie di contatti telefonici tra il suo numero e quello del telefono ritrovato, effettuati proprio nei momenti antecedenti la tentata rapina.

Grazie a questi elementi, i carabinieri sono riusciti a raccogliere prove sufficienti per arrestare il sospetto, che ora dovrà rispondere delle accuse a suo carico.