Maria Rosaria Boccia, coinvolta in una vicenda mediatica che ha attirato l’attenzione pubblica e portato alle dimissioni dell’ex Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha ufficialmente smentito quanto riportato recentemente dal Corriere della Sera e ripreso praticamente da tutta la stampa italiana. Secondo il quotidiano, un’intervista con l’ex marito della Boccia avrebbe lasciato intendere che il divorzio tra i due non fosse ancora concluso e che la Boccia fosse causa di un ritardo nella procedura. Tuttavia, tramite il proprio avvocato, Francesco Di Deco, la Boccia ha negato fermamente tale ricostruzione, dichiarando che il divorzio si è concluso già nel 2017 e in maniera consensuale.

L’avvocato Di Deco ha infatti inviato al Corriere una richiesta di smentita e rettifica formale, allegando i documenti ufficiali che dimostrano come la separazione sia stata formalizzata sette anni fa, in modo del tutto consensuale, senza che nessuna delle parti abbia successivamente presentato appelli o obiezioni. La rettifica è richiesta ai sensi dell’art. 8 della Legge sulla Stampa n. 47 del 1948, che tutela il diritto alla verità e all’informazione corretta e impone l’obbligo di rettifica per eventuali notizie non conformi alla realtà.

Dai documenti, visionati anche dal profilo Instagram dell’imprenditrice di Pompei, emerge inoltre che Maria Rosaria Boccia non riceve alcun sostegno economico dall’ex marito, smentendo così anche le supposizioni economiche avanzate nell’articolo. L’avvocato Di Deco ha sottolineato che la diffusione di informazioni non corrette rischia di danneggiare la reputazione della sua assistita, già esposta mediaticamente a seguito delle dimissioni di Sangiuliano.

La ricostruzione del caso e la richiesta di smentita

Il Corriere della Sera, nel pubblicare l’intervista con l’ex marito, ha riportato dichiarazioni che, secondo Di Deco, offrono un’immagine distorta della realtà, lasciando intendere che la Boccia sia stata un ostacolo nella chiusura definitiva della relazione matrimoniale. Tuttavia, la sentenza di divorzio, allegata nella comunicazione inviata al Corriere, chiarisce che la cessazione degli effetti civili del matrimonio è avvenuta nel 2017, senza alcun ricorso a ulteriori vie legali. Di Deco ha inoltre specificato che la stessa Boccia ha sempre collaborato attivamente affinché il processo di divorzio fosse veloce e rispettoso degli accordi presi.