Gli eredi del principe Raimondo di Sangro, comproprietari della famosa Cappella Sansevero di Napoli, hanno ottenuto una vittoria nel primo round del procedimento giudiziario contro le società responsabili della produzione e promozione degli occhiali a marchio “Malaterra”. La causa, portata davanti al Tribunale di Napoli, riguarda la riproduzione non autorizzata dell’immagine del Cristo Velato, una delle sculture più celebri della cappella, accostata a simboli controversi come una pistola e le Vele di Scampia.
La Scintilla: Il Video Virale su TikTok
La controversia è scoppiata a gennaio 2024, quando i discendenti del principe hanno scoperto un video su TikTok che mostrava gli occhiali “Malaterra”, un accessorio con le stanghette incise raffiguranti il Cristo Velato, una pistola e le Vele di Scampia. Il video, diventato virale in pochi giorni, ha suscitato la reazione indignata della famiglia, preoccupata per l’accostamento tra l’opera d’arte sacra e simboli legati alla criminalità, come la pistola e le Vele, un tempo associate alla criminalità organizzata e ora in fase di riscatto.
L’Azione Legale e la Vittoria in Tribunale
I discendenti del principe e la proprietà della Cappella Sansevero, rappresentati dagli avvocati Maurizio Borghese e Rossella Giordano, hanno immediatamente avviato un’azione legale. Il Tribunale di Napoli, nella sua sezione specializzata in materia di impresa, ha accolto la richiesta dei ricorrenti, emettendo un’ordinanza cautelare che ha stabilito il sequestro degli occhiali e del materiale pubblicitario ad essi associato.
Secondo i giudici, non solo è violato il marchio registrato della Cappella, ma sono anche lesi l’immagine e il nome dell’opera d’arte, riprodotta senza autorizzazione per fini commerciali. L’accostamento tra il Cristo Velato, simbolo di sacralità e cultura, e elementi di violenza come la pistola ha infatti sollevato critiche da parte della famiglia e dei responsabili del museo, che temevano che il pubblico potesse credere a un loro coinvolgimento nel progetto.
Un Accostamento Inappropriato
La vendita degli occhiali, proposti al pubblico al prezzo di 400 euro, è bloccata grazie all’ordinanza cautelare, che ha inibito ogni attività promozionale e commerciale legata al prodotto. L’accostamento del Cristo Velato a un occhiale definito “criminale” per “appassionati di Gomorra”, secondo i discendenti del principe, è stato giudicato lesivo dell’immagine della Cappella e dell’opera stessa. Le società responsabili della produzione degli occhiali non avevano ottenuto alcuna autorizzazione per l’utilizzo di uno dei simboli artistici più iconici di Napoli.