La Puglia è una delle regioni maggiormente colpite dall’emergenza siccità. Secondo Coldiretti, la situazione è “grave ed emergenziale”, con gravi danni ai raccolti che rischiano di svuotare gli scaffali di prodotti essenziali come grano, olive, pomodori e miele. Le alte temperature e la mancanza di acqua hanno già compromesso le clementine, costrette al macero. La produzione di grano per pane e pasta è dimezzata, mentre si prevede un crollo del 50% nella prossima campagna di raccolta delle olive, influenzando gravemente la produzione di olio extravergine.
Sicilia: Acqua Razionata e Stop alle Irrigazioni
In Sicilia, la situazione è altrettanto critica. Il deficit pluviometrico supera il 60% su base annua, con sei bacini su 29 completamente asciutti. La provincia di Caltanissetta sta subendo riduzioni nella distribuzione idrica, mentre ad Enna l’acqua potabile viene erogata a giorni alterni. Nell’Agrigentino, si stanno operando trasferimenti di risorsa irrigua per salvare gli agrumeti, con la risorsa idrica proveniente dal sistema Prizzi-Gammauta all’invaso Castello.
Centro Italia: Nubifragi Insufficienti a Contrastare la Siccità
Anche nel Centro Italia, i nubifragi e le grandinate recenti non hanno alleviato la siccità. In Umbria, il lago Trasimeno è 25 centimetri sotto il livello minimo consigliato, mentre il fiume Topino ha subito un brusco crollo di portata. Le Marche vedono calare i livelli dei fiumi Potenza ed Esino, nonostante i nubifragi lungo la fascia centrale litoranea e collinare. Nel Lazio, i laghi di Albano, Bracciano e Nemi continuano a decrescere, con il Tevere che registra una portata di 76,41 metri cubi al secondo, ben al di sotto della media di 130 metri cubi.
Toscana: Fiumi Sotto la Media Storica
In Toscana, il fiume Serchio è sceso sotto la media storica, con una drastica riduzione di portata. Anche l’Ombrone registra un flusso inferiore al minimo vitale, evidenziando una situazione preoccupante per le risorse idriche della regione.
L’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche
Secondo l’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche, l’invaso di Occhito, situato tra Molise e Puglia, ha visto ridursi i propri volumi di oltre 15 milioni di metri cubi in soli 8 giorni. Attualmente, la diga sul fiume Fortore trattiene solo 77 milioni di metri cubi, destinati quasi esclusivamente all’uso potabile. Si prevede che, entro la metà di agosto, la Capitanata non avrà più risorsa per irrigare i campi.
Richiesta di Stato di Calamità
In risposta alla crisi, Confagricoltura Puglia ha chiesto alla Regione di dichiarare lo stato di calamità naturale. Il presidente Luca Lazzàro ha sottolineato l’urgenza della situazione, con migliaia di agricoltori messi in ginocchio dall’ondata di caldo eccezionale e dalla crisi idrica. Senza interventi pronti, il rischio è il collasso di numerose imprese agricole già in forte difficoltà.





