La morte improvvisa di Antonella Cutini, un’infermiera di 54 anni presso l’Istituto fisioterapico ospedaliero (Ifo) di Roma, ha scosso profondamente la comunità ospedaliera e ha sollevato critiche sui turni estenuanti e gli orari massacranti a cui sono spesso sottoposti i lavoratori del settore sanitario. Antonella ha perso la vita a causa di un infarto durante il suo turno di lavoro, sotto gli occhi impotenti di una collega. Questo tragico evento ha generato una forte ondata di dolore e commozione tra i colleghi, che hanno espresso il loro cordoglio e la loro incredulità attraverso messaggi di condoglianze e ricordi commoventi sui social media.
“Oggi è stato molto difficile lavorare, ho visto più di una collega con gli occhi lucidi, gli uomini che per definizione non piangono erano ombrosi, ma purtroppo non abbiamo potuto interrompere le nostre attività, benché lo avremmo fatto ben volentieri! Certe volte si dovrebbe poter interrompere tutto, per riunirsi in un abbraccio collettivo, anche senza proferire una parola”, ha scritto Laura, una collega di Antonella, su Facebook.
Roberta ha aggiunto: “Speriamo che il ricordo vivido del tuo sorriso riesca a scaldare il cuore di tutti noi. Una cosa così è veramente difficile da elaborare.”
Il sindacato degli infermieri Nursind ha espresso pieno cordoglio per la prematura scomparsa di Antonella e ha sottolineato la necessità di un intervento immediato per consentire ai lavoratori il giusto riposo dopo i turni di servizio. Stefano Barone, segretario provinciale di Nursind Roma, ha annunciato l’intenzione di inviare una lettera al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, per sollecitare un incremento delle assunzioni in base al reale fabbisogno delle strutture sanitarie.





