Poche ore dopo la nascita, il piccolo Antonio ha accusato una forte febbre, è andato in crisi respiratoria ed è morto durante il trasporto tra due ospedali. Questo tragico evento ha portato all’apertura di un’inchiesta sulla morte del neonato di appena tre giorni, deceduto all’ospedale Monaldi di Napoli dove era arrivato in condizioni disperate.
Il Caso
Antonio, nato con parto cesareo senza particolari problematiche presso la clinica Villa Stabia di Castellammare di Stabia, ha iniziato a mostrare sintomi di malessere poche ore dopo la nascita. Nonostante i primi segnali, che includevano una forte febbre, i medici hanno deciso di trasferirlo al vicino ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dotato di terapia intensiva neonatale. Tuttavia, le condizioni di Antonio sono rapidamente peggiorate, richiedendo un ulteriore trasferimento d’urgenza all’ospedale Monaldi di Napoli.
L’Inchiesta
I genitori di Antonio, una coppia di 36enni di Torre del Greco, hanno sporto denuncia subito dopo la tragedia. La Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso con il supporto dell’aggiunto Giovanni Cilenti e del sostituto Marta Agostini, ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio da colpa medica, al momento contro ignoti. Questo passo, definito “atto dovuto”, è necessario per permettere agli inquirenti di procedere con le indagini.
Autopsia e Ipotesi Iniziali
La Procura di Napoli disporrà in rogatoria l’autopsia sul corpicino del neonato per determinare le cause precise del decesso. Una delle prime ipotesi, ancora da verificare, suggerisce che Antonio possa aver contratto un’infezione virale subito dopo la nascita. Questo tipo di infezione potrebbe essere la causa della febbre alta e delle complicazioni respiratorie che hanno portato alla sua morte.
Il Dolore dei Genitori
I genitori di Antonio cercano risposte su ciò che è accaduto al loro figlio in quei tragici tre giorni. La loro denuncia alle forze dell’ordine riflette il bisogno di chiarezza e giustizia in un momento di immenso dolore. Il loro gesto ha attivato il processo investigativo necessario per fare luce su eventuali responsabilità mediche e per prevenire future tragedie simili.